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Predatori in città

I lupi per la prima volta avvistati a Verona: ripresi dalle telecamere di una fattoria didattica

I due lupi avvistati nei giorni scorsi a Ca’ di David
I due lupi avvistati nei giorni scorsi a Ca’ di David
I due lupi avvistati nei giorni scorsi a Ca’ di David
I due lupi avvistati nei giorni scorsi a Ca’ di David

I lupi hanno oltrepassato i confini della città, dove avrebbero iniziato a fare razzia di gatti. La presenza dei predatori, che certo segna un passaggio a suo modo epocale per quanto riguarda la loro espansione nella nostra provincia, sarebbe attestata dalle immagini che sono state registrate da una telecamera puntata su una proprietà privata di Ca’ di David. Si tratta di un’azienda agricola che si trova in via La Valle, all’altezza del numero civico 3. Ovvero, a non più di un paio di chilometri dal centro della popolosa frazione, non lontano dalla cartiera. 

La scorribanda notturna è stata smascherata dalle immagini registrate alle 4.30 di domenica 3 aprile dal sistema di videosorveglianza. Vi appaiono due esemplari mentre si aggiravano con tutta tranquillità nei campi della famiglia Leso. Famiglia che a poca distanza dal luogo visitato da quelli che sembrano essere dei lupi, gestisce una fattoria didattica, all’interno della quale, poco più di cinque mesi fa, erano state uccise a morsi due asine. «Considerato che si stavano ripetendo delle situazioni non usuali», spiega Elena Leso, titolare della fattoria didattica, «in questi giorni ho voluto rivedere tutte le immagini filmate dalle nostre telecamere, scoprendo che una ventina di giorni fa è stata immortalata una visita che certo non posso considerare gradita. Nel video», prosegue Elena Leso, «si vedono due esemplari di lupo che si aggirano tranquillamente, evidentemente in cerca di prede». Che, stando a quanto affermano lei e un suo vicino di casa, potrebbero essere alcuni felini.

«In questa zona nelle ultime settimane sono spariti ben cinque gatti», afferma la donna. Gatti che facevano parte di una colonia felina regolarmente censita dal Comune, la quale viene seguita da un suo vicino. Di questi animali non sono state trovate carcasse, ma sta di fatto che, secondo chi li segue, da parecchi giorni non se ne ha più traccia. «Anche di pomeriggio» Stando a quanto rivela la titolare della fattoria didattica, peraltro, ci sarebbe stato un avvistamento di lupi ancora più vicino al centro di Ca’ di David. «Un mio conoscente», racconta, «mi ha detto che qualche giorno fa ha visto un lupo alle quattro e mezzo del pomeriggio in via Muraiole, strada che si trova a solo un chilometro dall’abitato, e di avere seguito in macchina il suo spostamento fino al Bovo». Una via, questa, che corre sul confine fra i Comuni di Verona e di Buttapietra, vicino alla quale pare siano stati trovati scheletri di nutrie. Certo in merito a questa presenza mancano quelle che in tribunale si definirebbero prove documentali, però già il fatto che si parli di animali che sembrano lupi che scorrazzano nei pressi delle abitazioni in pieno pomeriggio induce a fare delle riflessioni.

«D’altronde», continua Leso, «un amministratore comunale di San Giovanni Lupatoto mi ha assicurato che sono state notate impronte di lupo lungo la ciclabile delle Risorgive in località Scaiole e ci sono degli anziani che affermano di aver visto un branco con ben otto esemplari nella zona della Sacra Famiglia». Chiaramente in merito a questi racconti è impossibile avere delle conferme. È anche vero, però, che di predazioni riconducibili a lupi nell’area che va da Ca’ di David verso Castel d’Azzano e Buttapietra negli ultimi mesi ne sono state segnalate più d’una. «In questa zona stiamo vivendo una situazione che certo non posso definire tranquilla», racconta Elena Leso. La donna spiega che nella sua azienda agricola una notte sessanta mucche da latte si erano impaurite a tal punto da abbattere i recinti e scappare in strada e che lì, come nella sua fattoria didattica, lei deve ogni sera mettere al chiuso tutti gli animali, per evitare di trovare brutte sorprese il mattino successivo. 

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«Non si può rischiare, anche se questo significa dover fare dei lavori normalmente non previsti e continuare a realizzare nuove difese e recinzioni», conclude la Leso. E sottolineando che dove vive e lavora il numero dei lupi è già aumentato, quantomeno da uno si è passati a due, ribadisce che teme che ci siano state delle cucciolate che possano portare alla formazione di branchi numerosi. «In ogni caso, credo sia necessario mettere in allerta i residenti, perché evitino di lasciare i propri animali domestici all’aperto di notte, e, magari, di uscire di sera con il cane», conclude. Per evitare brutti incontri.

Luca Fiorin

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