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Il festival ideato a Verona nel 2003

I giochi del Tocatì
candidati Unesco
Inviato il dossier

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Tocatì, il festival dei giochi di strada di Verona
Tocatì, il festival dei giochi di strada di Verona
Tocatì, il festival dei giochi di strada di Verona
Tocatì, il festival dei giochi di strada di Verona

È ufficiale, il dossier per la candidatura del Tocatì a patrimonio immateriale Unesco è stato inviato a Parigi. E l’iscrizione potrebbe arrivare entro il 2021. Questa mattina, all’interno del Palazzo Grandi Stazioni di Venezia, è stata ufficializzata la presentazione. Un gioco di squadra, perché l’Italia è capofila di una candidatura multinazionale che vede schierati anche Belgio, Cipro, Croazia e Francia. Tutti in prima linea per salvaguardare il gioco tradizionale. Collegati, in videconferenza, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai Rapporti Unesco Francesca Toffali. «Verona, già patrimonio mondiale Unesco per l’unicità delle sue mura magistrali, candida ora anche la sua tradizione immateriale – ha detto il sindaco - patrimonio che va tramandato e fatto conoscere al mondo intero». 

 

Da festival di successo, ideato e realizzato dal 2003 a Verona dall’Associazione Giochi Antichi insieme all’amministrazione comunale, Tocatì è andato oltre l’evento, diventando un progetto ampio e ambizioso di salvaguardia di un patrimonio culturale immateriale che appartiene a tante comunità internazionali.

 

La prossima edizione è in programma il 19 e 20 settembre prossimi. Paolo Avigo, presidente dell’Associazione Giochi Antichi, ha evidenziato il carattere internazionale del progetto a cui hanno dato vita l’Italia (capofila), insieme a Belgio, Cipro, Croazia e Francia, ma al quale hanno già manifestato interesse anche altri Paesi. Avigo ha ricordato la complessità del processo di candidatura, che ha portato il 31 marzo scorso alla consegna del dossier, predisposto con l’aiuto della Regione del Veneto e del MIBACT, per il quale è intervenuto in collegamento da Roma Antonio Parente, direttore del Servizio UNESCO del Ministero, il quale ha evidenziato come questa sia la prima candidatura dell’Italia al registro di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (ICH).

 

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