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Il mondo imprenditoriale veronese detta l'agenda dell'esecutivo

Governo Meloni, l'appello delle categorie: «Subito al lavoro su crisi energetica e conseguenze della guerra»

Soddisfazione per i tre ministeri affidati a veneti: Nordio, Casellati e Urso. Unioncamere Veneto: «Priorità anche il Pnrr e interventi per sostenere l’occupazione e rilanciare l’economia»
Il caro bollette è una delle emergenze che in questi mesi sta creando allarme tra i cittadini
Il caro bollette è una delle emergenze che in questi mesi sta creando allarme tra i cittadini
Il caro bollette è una delle emergenze che in questi mesi sta creando allarme tra i cittadini
Il caro bollette è una delle emergenze che in questi mesi sta creando allarme tra i cittadini

Bene che il nuovo Governo abbia giurato in tempi record, a meno di un mese dalle elezioni. Altrettanto positivo il fatto che vi trovino posto tre ministri veneti in ruoli di prestigio: Carlo Nordio alla Giustizia, Adolfo Urso ad Imprese e Made in Italy (in sostituzione dello Sviluppo Economico), Elisabetta Casellati alle Riforme. La loro presenza garantirà un filo diretto tra la regione e Roma. Ora però la preghiera di tutte le categorie produttive è che l’Esecutivo si metta subito all’opera per affrontare le tante emergenze a partire «dalla crisi energetica, che rischia di mettere in ginocchio manifattura e terziario, agli impatti della guerra in Ucraina, dal Pnrr, agli interventi urgenti per sostenere l’occupazione e rilanciare l’economia», sintetizza il presidente di Unioncamere del Veneto, Mario Pozza, a nome del mondo imprenditoriale regionale. I rialzi delle bollette da mesi colpiscono soprattutto le attività energivore.

 

Sostegno alle imprese

«L’auspicio è che la questione energetica non venga trattata solo in termini di transizione ecologica, ma anche di sostegno alle imprese. Più in generale va riconosciuto che molto dipenderà dallo scenario geopolitico con cui la dimensione nazionale ha poco a che fare», commenta il presidente nazionale di Assofond, Fabio Zanardi, ad di Fonderie Zanardi di Minerbe. «Finora Draghi, Cingolani e Giorgetti hanno saputo far sentire la voce dell’Italia in Ue e si sono dimostrati presenze di qualità. Vediamo nei primi 100 giorni cosa riuscirà a fare questo Governo, anche se il timore è che famiglie e piccole imprese non riusciranno a far fronte ai costi energetici dell’inverno e che la situazione degeneri in una crisi sociale», osserva.

 

I costruttori

«Noi costruttori ci confronteremo in particolare con tre ministeri», spiega Carlo Trestini, presidente di Ance Verona e vicepresidente nazionale dell’associazione – Lavoro, Infrastrutture e Imprese e Made in Italy. Per il primo è stata scelta un tecnico, Marina Calderone, competente in materia (è stata a lungo presidente nazionale dei consulenti del Lavoro, ndr); le Infrastrutture, invece, sono andate a Matteo Salvini e siamo curiosi di vedere come si approccerà al settore: ci sono tantissime opere in corso in questi mesi e in partenza a breve. Molto dipenderà da sottosegretari e tecnici che lo affiancheranno». Trestini nota che le competenze sul Pnrr sono andare a Raffaele Fitto, mentre i porti sembrano compresi nelle deleghe di Sebastiano Musumeci, titolare del ministero senza portafoglio del Sud e Mare. Quindi anche definire cosa resti alle Infrastrutture non è chiaro. «Dovranno organizzarsi», afferma, «e spiegare anche cosa cambia nel passaggio da ministero per lo Sviluppo Economico a Imprese e Made in Italy, attribuito a Urso», conclude.

 

Gli artigiani

Gli artigiani auspicano un recupero di centralità per le piccole imprese. «Ci auguriamo di poter contare su un’interlocuzione costante e costruttiva. Rappresentiamo il 99,3% del sistema produttivo italiano», interviene Roberto Iraci Sareri, numero uno di Confartigianato Verona. «Ci attendiamo una giusta considerazione, legata alla rappresentatività delle Pmi e alla loro capillare diffusione sul territorio, come elementi cardine della economia del Veneto», riflette Moreno De Col, presidente Cna Veneto, che confida «nella prosecuzione e potenziamento di quanto avviato dal governo uscente, nell’attuazione del Pnrr e nella revisione dei bonus in edilizia, da aggiornare e stabilizzare nel medio periodo».

Luca Luppi, a capo di Casartigiani Verona, aggiunge alla lista delle priorità «anche la riduzione degli oneri per i dipendenti a carico delle aziende, senza dimenticare il taglio dell’Iva sui beni di prima necessità». Infine le categorie del terziario. Confcommercio Verona chiede che si apra presto «una fase di tempestivo confronto con le forze sociali che rappresentano l’Italia delle imprese e del lavoro. Il nostro contributo certamente non mancherà», assicura il presidente, Paolo Arena. «Il Paese attende risposte concrete per dare soluzioni positive ai problemi più urgenti: caro energia ed inflazione», conclude Paolo Bissoli, alla guida di Confesercenti Verona.

Valeria Zanetti

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