Alpini d'amare. Sul lungomare romagnolo le penne nere hanno risposto presente, aderendo in massa alla chiamata dell'Adunata nazionale, tornata protagonista dopo due anni di stop imposto dalla pandemia. Sono stati oltre cinquemila gli alpini veronesi che, da giovedì a oggi, hanno fatto rotta sulle spiagge di Rimini per la 93° Adunata Nazionale dell’ANA, che ha richiamato nella località marittima circa 450mila persone. Un vero e proprio mare verde da cui spiccavano alte le penne dei cappelli.
E la sezione veronese ha mostrato all'Italia tutte le molte anime di cui è composta. I veci e i bocia, i nuovi giovani che hanno svolto la scorsa estate i campi scuola alpini e che hanno aperto la sfilata. I molti volontari della protezione civile, in marcia alla mattina, i nuclei cinofili di pet therapy e di salvamento di superficie e in acqua: sono 3 i cani operativi nel Garda, 6 quelli in addestramento, numerosi gli interventi già all'attivo. E ancora, i gruppi storici con le divise indossate dagli alpini durante la prima guerra mondiale, nelle battaglie di trincea. Il vessillo, le note ritmate della fanfara sezionale, i gagliardetti e l'abbraccio delle istituzioni: i parlamentari, assessori regionali e circa una cinquantina i sindaci del veronese che hanno sfilato con gli alpini, a voler esprimere un grande grazie per tutto il lavoro che le penne nere hanno svolto in questi due anni di pandemia.
L'Adunata è stata salutata dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella con un messaggio inviato al presidente dell’Associazione Nazionale Alpini, Sebastiano Favero. «Gli Alpini in servizio e in congedo - ha ricordato il Capo dello Stato - hanno partecipato, a buon titolo, alle iniziative di contrasto alla pandemia, collaborando con le articolazioni del Servizio Sanitario Nazionale e le istituzioni locali». Mattarella ha voluto ricordare il loro sacrificio nella Seconda guerra mondiale, e quello di tutti i soldati italiani.
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