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Dopo la condanna

Gasdia: «Colpita al cuore. Massimo impegno per rendere l'Arena accessibile a tutti»

La Sovrintendente parla dopo la condanna del tribunale a causa della mancata fruibilità da parte dei disabili.
Cecilia Gasdia
Cecilia Gasdia
Cecilia Gasdia
Cecilia Gasdia

«Questa vicenda mi sta molto a cuore. Mi sono sentita molto coinvolta fin dal 2019 e ho riservato la massima attenzione possibile ai progetti di accessibilità, rallentati purtroppo dal Covid. Lo ritengo tanto importante che quest’anno per il centesimo festival inizierà un ulteriore progetto di accessibilità alle opere già anticipato a febbraio».

Lo ha dichiarato la Soprintendente dell’Arena di Verona, Cecilia Gasdia, dopo la recente condanna del Tribunale Civile per condotta discriminatoria, a causa della mancata fruibilità dei concerti di extra-lirica a persone disabili.

«Sento come un dovere - ha spiegato Gasdia - impegnarci affinché l’Arena, in occasione degli spettacoli, sia un luogo sempre più accessibile e lo faremo attuando nel più breve tempo possibile il progetto scaturito da questo giudizio, frutto di un lungo e attento confronto con i nostri tecnici. Sono fiduciosa che, insieme al Comune di Verona, potremo attuare un grande intervento di miglioramento, anche in vista delle cerimonie delle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026» ha concluso.

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