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Solidarietà

Farmaci, alimenti, acqua per i cittadini ucraini: in poche ore partiti dal Quadrante Europa dodici container

Mario Giovanni Sacco con gli scatoloni pieni di aiuti umanitari per l'Ucraina (Foto Marchiori)
Mario Giovanni Sacco con gli scatoloni pieni di aiuti umanitari per l'Ucraina (Foto Marchiori)
Mario Giovanni Sacco con gli scatoloni pieni di aiuti umanitari per l'Ucraina (Foto Marchiori)
Mario Giovanni Sacco con gli scatoloni pieni di aiuti umanitari per l'Ucraina (Foto Marchiori)

Scatoloni di farmaci, suddivisi in sei bancali pronti a partire. Un carico prioritario del valore di 90 mila euro che un’azienda privata di telecomunicazioni ha finanziato, grazie ad una raccolta fondi attivata proprio per supportare la popolazione Ucraina.

Questa mattina, al Quadrante Europa, nell’hub Han gartner, il container era pronto per essere caricato e arrivare quanto prima a destinazione. Meta finale la stazione di Kovel, 200 chilometri a nord di Leopoli. Sono numerosi, infatti, i cittadini ucraini che vivono ancora nel loro Paese ma faticano a reperire beni di prima necessità, compresi quelli salvavita. Nelle ultime ore altri 11 container ferroviari sono partiti alla volta di Monaco. All’interno vestiti, alimenti e tanta acqua. Una volta arrivati al terminal di Regensburg, su mezzi di trasporto più piccoli giungeranno in Ucraina.

Una staffetta umanitaria che porterà a destinazione 350 bancali di prodotti, donati da tutta Italia e non solo. Un carico è arrivato addirittura da Malta, inviato al Centro scaligero, punto di riferimento nazionale. E altri due, per un totale di 14 container, saranno riempiti a breve con pannolini e giochi per bambini. Si tratta dell’ultima spedizione realizzata e sostenuta economicamente da DB Cargo e Hangartner, che hanno messo a disposizione un’area da 2 mila metri quadri al Quadrante Europa, in coordinamento con il Comune di Verona, attraverso la sua Protezione civile, e in costante collegamento con l’Ambasciata Ucraina.

Da questo hub, un mese fa, era partito il primo carico: 22 vagoni merci diretti al confine polacco, pari a 44 tir, con sopra alimenti, acqua, medicinali, prodotti per l’igiene e pannolini. “Attraverso l’utilizzo di container ferroviari, che poi vengono spostati su ruota, cerchiamo di velocizzare il più possibile l’arrivo a destinazione dei beni", spiega l’amministratore delegato DB Cargo – Hangartner Terminal Mario Giovanni Sacco. "I costi sono maggiori ma il viaggio così è più rapido, anche perché le difficoltà sono aumentate". 

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