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Servizi territoriali

Famiglie, anziani, povertà, salute dei lavoratori: 6,5 milioni dal Pnrr per i progetti sociali dei comuni dell'Ulss 9

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Famiglie con minori, anziani, persone diversamente abili o senza fissa dimora, lavoratori, i servizi territoriali aumentano per rispondere alle nuove esigenze della società. Ammontano a 6 milioni e 500 mila euro i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che arriveranno a Verona nei prossimi mesi per sostenere progetti del sociale. Nove gli interventi approvati dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Tra le iniziative anche la prevenzione del fenomeno del burn out (sindrome da stress lavorativo) tra gli operatori sociali.

I finanziamenti, che rientrano nella Missione 5 "Inclusione sociale" del Pnrr, sono destinati ai 36 Comuni afferenti ai Distretti 1 e 2 dell'Azienda Ulss 9 Scaligera, di cui Verona è capofila. Questi i progetti presentati, che hanno ricevuto il lasciapassare del Ministero.

 

Famiglie. Programma per prevenire l'allontanamento familiare dei minori a sostegno delle capacità genitoriali con finanziamento di 211.500 euro.

 

Anziani. Riqualificazione di appartamenti, di strutture residenziali e potenziamento della rete integrata per la domiciliarità degli anziani con 2.460.000 euro. Finanziamento di 330 mila euro per l’attivazione e rafforzamento dei servizi di assistenza a favore di persone anziane non autosufficienti o in condizioni di fragilità, bisognose di "dimissioni protette" per favorire il rientro al domicilio dall’ospedale.

 

Lavoratori. Rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali con 210.000 euro. Doppio progetto per la vita indipendente, il lavoro e il tempo libero delle persone con disabilità per 1.200.000 euro.

 

Povertà. Realizzazione di alloggi/strutture di accoglienza per persone in grave marginalità sociale e senza fissa dimora, per 710.000 euro. Realizzazione di struttura di accoglienza post-acuzie h-24 per persone senza dimora in condizioni di fragilità fisica o in salute fortemente compromesse dalla vita di strada, che hanno subito ricoveri ospedalieri o interventi chirurgici, finanziamento di 300.000 euro. Realizzazione di centri servizi e stazioni di posta per le persone senza dimora per 1.090.000 euro.

 

A illustrare tutti i progetti che presto verranno attivati il sindaco, l’assessore ai Servizi sociali e il direttore dei Servizi Socio Sanitari dell’Ulss9 Raffaele Grottola. «La famiglia è da sempre l'obiettivo a cui lavoriamo con impegno - ha detto il sindaco a margine della conferenza stampa -. Queste enormi risorse ci permetteranno di garantire servizi aggiuntivi ai tanti che già sono operativi. Nel caso degli anziani daremo una grande accelerata ad una modalità in cui crediamo, che è la domiciliarità. I nostri nonni devono essere messi nelle condizioni di stare a casa propria con la i servizi necessari. Importante è anche l'ampliamento delle strutture per chi vive nella marginalità estrema, l'aumento dei posti disponibili è già avvenuto, ma ben vengano altri». «A Verona arriverà una somma rilevante che ci permetterà di sostenere i costi di 9 importanti progetti – ha detto l’assessore ai Servizi sociali -. E’ una grande soddisfazione vedere approvate tutte le richieste che abbiamo fatto, per coprire una fetta sempre più ampia di marginalità e difficoltà reali. Alcune delle quali acuite dalla pandemia e dalla crisi economica. Tra queste la prevenzione contro lo stress degli operatori sanitari, ma anche una cassetta della posta per le persone senza fissa dimora, un servizio mai realizzato prima». «Con questi fondi intendiamo promuovere e sostenere anche la vita indipendente delle persone diversamente abili – ha aggiunto Grottola -. Così come la loro socialità grazie all’ausilio della domotica. Abbiamo istituito un tavolo di condivisione dal quale è emersa la strada da perseguire. Ringrazio tutte le realtà del terzo settore che hanno aderito per la disponibilità dimostrata».

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