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Ex Bam, accolto il ricorso del comitato

La protesta contro la realizzazione di grattacieli nell’area ex Bam
La protesta contro la realizzazione di grattacieli nell’area ex Bam
La protesta contro la realizzazione di grattacieli nell’area ex Bam
La protesta contro la realizzazione di grattacieli nell’area ex Bam

Via Mameli, il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso proposto dal comitato Asma (Associazione salute Maria Ausiliatrice) per l’annullamento - riforma dell’ordinanza cautelare del Tar Veneto dello scorso 17 gennaio. Il braccio di ferro sul progetto edilizio nell’area Ex Bam, compresa tra le vie Cavalcaselle, Failoni e Mameli nel quartiere di Ponte Crencano, continua dopo mesi di manifestazioni e battaglie legali. L’intento del sodalizio di cittadini e di altri 41 abitanti della zona era di chiedere «una sentenza che chiarisca quanto già deliberato lo scorso 17 gennaio dal Tribunale amministrativo regionale del Veneto». Ora, l’accoglimento dell’appello da parte del Consiglio di Stato sospende l’efficacia dei provvedimenti deliberati in primo grado con la motivazione che «appare opportuno evitare ogni trasformazione dello stato dei luoghi sino al giudizio di merito». Giudizio che «si avrà entro il prossimo 22 ottobre», commenta Maurizio Framba, portavoce del comitato Asma, nato per evitare il nuovo progetto di costruzione di nuovi palazzi nell’area al di là di via Mameli. «Come comitato siamo soddisfatti di questo primo risultato perché riteniamo di avere motivazioni fondate e restiamo in attesa con fiducia della prossima discussione». Le attenzioni per quanto accade nell’area Ex Bam non sono mai mancate da parte dei cittadini e lo sottolinea Framba ricordando la «sempre attiva partecipazione alle varie iniziative promosse dal comitato». A preoccupare i residenti è anche l’intenzione di costruire un nuovo supermercato nell’area e i dubbi nascono dal previsto passaggio dei camion per lo scarico delle merci su via Failoni. Nei mesi scorsi precedenti al lockdown, imposto dall’emergenza sanitaria Covid-19, i cittadini hanno presidiato in segno di protesta i sabato mattina l’ingresso all’area su via Mameli mentre lo scorso 23 febbraio si è tenuta l’ultima manifestazione su strada per ribadire il «no» ai nuovi palazzi con circa 150 appartamenti. •

Marco Cerpelloni

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