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luglio è stato il più arido degli ultimi cent’anni

Estate torrida e forti temporali Nessuna tregua fino a Ferragosto

Sole implacabile L’afa è destinata a crescere nei prossimi giorni e non ci lascerà almeno fino a Ferragosto
Sole implacabile L’afa è destinata a crescere nei prossimi giorni e non ci lascerà almeno fino a Ferragosto
Sole implacabile L’afa è destinata a crescere nei prossimi giorni e non ci lascerà almeno fino a Ferragosto
Sole implacabile L’afa è destinata a crescere nei prossimi giorni e non ci lascerà almeno fino a Ferragosto

Farà ancora caldo, tanto caldo. Una nuova irruzione africana, prevista tra oggi e sabato riporterà i termometri sui valori equatoriali di una decina di giorni fa. Giovedì e venerdì rivivremo quindi quei 37/38 gradi che speravamo di poter rimandare all’anno prossimo. Pochi o nulli sono stati gli effetti del debole passaggio perturbato di ieri mattina: nel pomeriggio il termometro ha riguadagnato rapidamente i 33 gradi. Pur non avendo superato il record assoluto di 39,2 gradi toccato nel 2003, la calura dell’estate 2022 ha battuto senza dubbio il primato della continuità. Insomma caldo torrido e poi forti temporali che abbassano la temperatura per poche ore. Per poi risalire. Ci dovremmo rassegnare ancora per parecchi giorni.

La temperatura massima non scende infatti al di sotto dei 30 gradi dallo scorso 9 giugno: 53 giorni consecutivi che diventeranno almeno sessanta per non dire oltre. La previsione a breve e a medio termine parla come anticipato di una parte rimanente della settimana pienamente soleggiata, ma soprattutto di una nuova impennata delle temperature. La canicola si farà sentire soprattutto fra domani e venerdì. Già oggi il termometro toccherà di nuovo i 35 gradi per superare i 36° domani e portarsi poi fra 37 e 38° fino a sabato. Tanto calore, va ricordato, trova origine nella sempre più frequente estensione verso l’Europa dell’anticiclone africano, una grande area di aria calda, quindi molto stabile, che dal Nordafrica si porta verso nord investendo nella sua corsa soprattutto l’Italia. La canicola riproporrà di conseguenza il problema dell'ozono, il gas che fra le 12 e le 18 raggiunge la sua massima concentrazione. Proprio il queste ore, quando la temperatura supera i 35 gradi i bambini entro i 5 anni e gli anziani oltre gli 80 dovrebbero evitare, per quanto possibile, una permanenza prolungata all'aperto.

Da domenica l’onda rovente si attenuerà lentamente grazie all’ingresso di correnti più gradevoli ma instabili provenienti dal centro-nord dell’Europa. Ancora è presto per formulare una previsione, ma proprio sabato sera salirà la probabilità di qualche temporale, al momento di difficile localizzazione. Di sicuro la siccità avrà ancora molte frecce al proprio arco. Anche agosto, per lo meno nella prima metà, difficilmente invertirà la rotta dell’estate più siccitosa in assoluto. Mai era piovuto tanto poco nel corso dell'anno, dalla metà dell’Ottocento almeno.

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Dal primo giorno di gennaio ad oggi su Verona sono scesi appena poco più di 150 millimetri di pioggia contro i 450 e più della media. Lo stesso mese di luglio, con appena 15-16 millimetri di accumulo, è stato il più arido degli ultimi cent’anni almeno. Anche giugno era stato particolarmente arido, il secondo più secco di sempre. Ad aggravare la situazione è soprattutto la forte evaporazione dei suoli, un problema che non sembra rientrare a breve termine. Con una media di 27,5 gradi (circa 3 più dei normali valori statistici) si è chiuso intanto il secondo mese di luglio più caldo di sempre, secondo solo a quello infuocato del 2015. Anche la prima decade di agosto sarà certamente molto calda, in attesa di una parziale rinfrescata in programma a partire da domenica prossima. Tra i mesi di agosto più caldi degli ultimi vent’anni va annoverato l’agosto del 2017, quando venne raggiunta in città una massima di 38,2 gradi. Quasi inavvicinabili i record agosto dell’agosto 2003, il mese più caldo della storia climatica di Verona con nove giornate con massime oltre i 38° e un valore assoluto ufficiale di 39,2 gradi, anche se più di una stazione meteo di provincia superò largamente i 40°. Non ultima una sequenza di ben 11 giornate consecutive con temperature massime sempre superiori ai 36 gradi. Per quanto lo scorso luglio sia stato caldo, dai primati di questo mese storico restiamo lontani. 

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Alessandro Azzoni

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