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Fedi e riti

Esposta in cattedrale la Sacra Spina. E i fedeli pregano per la pioggia

La Sacra Spina
La Sacra Spina
La Sacra Spina
La Sacra Spina

Una volta c’erano le rogazioni. Pubbliche processioni di supplica accompagnate da litanie, che si facevano per propiziare il raccolto. Ora c’è da star dietro alle irrigazioni. La siccità sta facendo danni enormi. E dove non arriva l’umano, si spera possa arrivare il Divino. Per questo ieri mattina, terminata la messa in Duomo, monsignor Luigi Cottarelli ha esposto la Sacra Spina per invocare la pioggia. Una grossa lisca di pesce che si trova in un incavo d’argento massiccio, chiuso a doppia chiave sotto la statua della Madonna del Popolo. Erano decenni che la Spina non veniva esposta, ne scrisse nel luglio 1983 il giornalista Stefano Lorenzetto.

E non appena è stata aperta la teca, i fedeli si sono riuniti davanti recitando la preghiera. La Sacra Spina proviene dalla chiesa di San Fermo e Rustico in Cortalta, costruito in tempi remoti nel quartiere Cadrega oggi completamente distrutta. La Spina è una lisca di pesce marino a forma di falce con la quale secondo la tradizione i santi Fermo e Rustico furono martirizzati. La Sacra Spina fin dal tempo del vescovo Annone (VIII secolo) veniva portata in processione nei momenti di grande siccità e poi esposta in cattedrale fino a tutto il 1.700.

Questa la preghiera: «Dio, nostro padre, signore del cielo e della terra, tu sei per noi esistenza, energia e vita. Tu hai creato l'uomo a tua immagine perchè con il suo lavoro faccia fruttificare le ricchezze della terra collaborando così alla tua creazione. Siamo consapevoli della nostra miseria e debolezza: nulla possiamo senza di te. Tu padre buono, che su tutti fai brillare il tuo sole e cadere la pioggia, abbi compassione di quanti soffrono duramente per la siccità che ci ha colpito in questi giorni. Ascolta con bontà le preghiere a te rivolte fiduciosamente dalla tua chiesa. Come esaudisti le suppliche del profeta Elia che intercedeva in favore del tuo popolo fa scendere dal cielo sopra la terra arida, la pioggia sospirata perchè rinascano i frutti e siano salvi uomini animali. Che la pioggia sia per noi un segno della tua grazia e benedizione...».

Alessandra Vaccari

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