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Fra i giovani di «Open»

Emma e Cristin, due veronesi alla corte
di Mentana: scelte fra 15.000 curriculum

Fra i giovani di «Open»
Emma Bubola e Cristin Cappelletti
Emma Bubola e Cristin Cappelletti
Emma Bubola e Cristin Cappelletti
Emma Bubola e Cristin Cappelletti

Una ha mandato il suo curriculum l'ultimo giorno disponibile («mia mamma ha insistito: "poi magari sarai piena di rimpianti"»), l'altra non aveva smesso di inseguire i suoi sogni, ma per sbarcare il lunario faceva la maschera al cinema della Grande Mela.

Emma e Cristin ora lavorano gomito a gomito nella redazione di Open, il giornale online voluto (e in parte finanziato) da Enrico Mentana, che apre i battenti proprio oggi. Dopo aver annunciato l'intenzione di farlo nascere (era il 7 luglio), il direttore del tg di La7 ha ricevuto qualcosa come 15.000 candidature per 25 posti, da assegnare tutti a under 40 o, meglio ancora, under 30.

Fra quello 0.001 per cento di chi è stato preso ci sono due veronesi: la 24enne Emma Bubola, la più giovane del lotto, e Cristin Cappelletti, 27 anni, originaria di Sona, che hanno superato anche l'ultima scrematura dei 250 arrivati alle selezioni finali. 

 

EMMA E PARIGI

«Non mi aspettavo di tornare in Italia», racconta Emma, che intercettiamo mentre sta correndo a fare un'intervista. Dopo le superiori, si trasferisce a Parigi dove fa uno stage alla redazione francese del New York Times e «mette un piede» anche dentro Le Monde. Appassionata ed esperta di fotografia, ha un doppio master in giornalismo e sicurezza internazionale.

È figlia di Massimo, leggenda della musica italiana, ed è la più giovane di un gruppo «di ragazzi entusiasti. Sappiamo di essere fortunati ad essere stati scelti fra un mare di candidati».

 

CRISTIN E ANKARA

Come se ci fosse uno stadio intero, quello degli esclusi, ad osservarli. E loro 25 in mezzo, a raccogliere sostegno e forse anche invidia e critiche. «Ma a noi interessa solo lavorare bene», taglia corto Cristin Cappelletti. Dopo tre anni di università a Bologna, si era trasferita per due anni ad Ankara, in Turchia, specializzandosi in studi del Medioriente, Iran e Siria in primis.

Tornata a Verona, continuava a collaborare con riviste e siti di politica internazionale e, in attesa di un agognato tesserino da pubblicista, sbarcava il lunario staccando biglietti del cinema alla Grande Mela. «Non ci speravo proprio in una chiamata», ammette candidamente. Ma il tempo dello stupore è finito da parecchi giorni, da quando cioè nella redazione di Milano hanno cominciato ad affrontare il frenetico count-down al lancio di Open.

 

«COME FOSSE SUO FIGLIO»

Il giornale è diretto da Massimo Corcione, ma l'impronta di Mentana si farà sentire. Il direttore in questi giorni sta promuovendo in prima persona la sua creatura, nata per dare spazio a «giovani più che meritevoli, che aspettavano in piedi e senza garanzie», della quale ha seguito da vicino le selezioni. Pare leggendo tutte e 15.000 le mail di candidatura.

«Ci crede tantissimo ed è estremamente ottimista», spiega Cristin. E Emma conferma: «È molto preso, è come se Open fosse figlio suo».

Riccardo Verzè

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