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La situazione zona per zona

Baby gang, bivacchi e traffico: quanti nodi emersi ascoltando i quartieri

Da Borgo Roma a Golosine, le segnalazioni raccolte dagli assessori. Il problema rifiuti in centro. Il traffico e la mancanza di spazi per giovani
Quello dei rifiuti in centro rimane uno dei problemi più gravosi
Quello dei rifiuti in centro rimane uno dei problemi più gravosi
Quello dei rifiuti in centro rimane uno dei problemi più gravosi
Quello dei rifiuti in centro rimane uno dei problemi più gravosi

Ubriacature moleste, cestini straripanti di spazzatura, baby gang e topi scatenati. Nei casi peggiori, rider sfregiato e cameriere pestato a sangue, furti e rapine. E poi schiamazzi, gomme bucate, macchine che sfrecciano a tutta velocità con la musica al massimo, all'alba, giù dalle Torricelle.

La cronaca restituisce un quadro della città non proprio tranquillo. Si è parlato di «malamovida», ad esempio, quando la scorsa primavera gruppi di ragazzi, in Sottoriva, si divertivano di notte a buttare in Adige gli ombrelloni e le sedie dei locali chiusi. «Malamovida» raccoglie tutte le devianze urbane che tolgono sicurezza. «Malamovida» di certo è causa di degrado. Ed è l'opposto del decoro. Il risultato? La diffusione sempre più alta, anche nei quartieri storicamente più tranquilli (da ultimo Valdonega), di quell'incertezza che porta i residenti intimoriti ad organizzarsi nell'auto-difesa pacifica, attivando chat per controllare il territorio e chiedendo aiuto, sempre di più, alle istituzioni.

 

Sos Borgo Roma

L'amministrazione comunale dallo scorso autunno ha organizzato una serie di incontri intitolati «Il quartiere che vorrei» proprio per raccogliere le istanze dei cittadini, sempre più diventati un «ponte» tra gli assessorati competenti e la polizia locale. Il debutto è stato in Borgo Roma: ai quattro assessori mandati dal sindaco la gente ha raccontato di marciapiedi rotti, sporcizia, cassonetti malfunzionanti, bivacchi e altre situazioni di degrado che «alimentano il nostro senso di abbandono e preoccupazione, tanto che sentiamo la necessità di chiedere di presidiare il più possibile le vie e le strade con le forze dell'ordine».

E' emersa la mancanza di spazi per i giovani, confermata anche dal fenomeno delle baby gang attive in zona. «Hanno pochi spazi a disposizione in cui esprimersi», hanno denunciato, «e il disagio che manifestano è un campanello d'allarme su cui la società è chiamata ad intervenire. Devono essere messi nella condizione di pensare positivamente al loro futuro».

E il comandante dei vigili Altamura li ha rassicurati, sottolineando che il quartiere non è un Bronx. «E' fondamentale il controllo di vicinato», ha detto, «il suo è un valore aggiunto fondamentale per l'ordine pubblico. Le persone devono denunciare furti e altri illeciti, serve la collaborazione di tutti».

 

Ko Golosine e Santa Lucia

«Quartieri dimenticati, degradati, senza spazi verdi e pieni di traffico, invivibili nei giorni di fiera». Ecco l'identikit urlato agli amministratori comunali dai veronesi che vivono nei due borghi alle porte della città, identikit appesantito dal disagio «sotto il cielo» nella zona del Sert tra piazza Brodolini e via Bacchiglione. Tutti i giorni, lì, si ha la conferma palpabile di che cosa significhi «degrado».

Circa i timori per l'incolumità pubblica, l'assessore Zivelonghi non si è nascosta dietro ad un dito: «E' vero, la posizione del Sert per la gestione delle dipendenze è infelice, vicina a case e scuole, però questa circoscrizione risulta essere quella con il numero più basso di denunce per furti e danneggiamenti». Forse perché non vengono sempre fatte, è stato fatto notare dal pubblico.

Quanto al traffico spesso congestionato, le soluzioni - hanno confermato da Palazzo - sono allo studio. E i rifiuti? «Lo stesso, è tutto in fieri. La differenziata è carente ma nel primo semestre del 2024 avremo nuovi bidoni e mezzi di raccolta con cassonetti intelligenti e porta a porta».

 

Allarme centro storico

I residenti del centro, da anni, denunciano ciò che sta uccidendo il cuore antico della città. «La situazione non è più sostenibile», hanno ripetuto agli assessori nel corso della serata, già diversi mesi fa, del «Quartiere che vorrei». Puntuale l'elenco dei «guai»: sporcizia, movida incontrollata e per nulla gestita, parcheggio e plateatico selvaggio, stalli inesistenti, traffico, aree verdi incolte e brulle, mancanza di spazi per i giovani; a Veronetta, poi, spaccio di droga a ogni ora del giorno ed episodi violenti come risse e microcriminalità; sempre attuale il tema dei bar fracassoni con gente in strada fino all'alba; e poi il costante parcheggio selvaggio a cui si aggiunge nella Ztl la questione del plateatico selvaggio.

Insomma, in due parole, «totale deregulation».

 

Borgo Trento e Valdonega

E' la movida molesta «di ritorno» dalle Torricelle che funesta le notti dei residenti della Valdonega e di chi vive un po' più in là, tra via Mameli, via IV Novembre e le laterali. Anche qui il Comune sta studiando soluzioni come un sistema di navette per portare i giovani ai locali, evitando così il parcheggio selvaggio lato per lato sulla strada per le Torricelle, stretta e piena di curve, e i rumorosi caroselli che durano fino all'alba di auto che salgono e scendono da via Marsala.

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In più c'è il viavai di giovani, spesso alterati, che si avventurano a piedi al buio in piena notte: urlano, cantano, lasciano bottiglie sui marciapiedi, fanno dispetti alle macchine in sosta, rovesciano i cassonetti. L'incontro in seconda circoscrizione con assessori e abitanti si è tenuto pochi giorni fa. Gli stessi gestori dei locali vorrebbero, nell'interesse di tutti, arrivare ad una soluzione: «la nostra volontà», hanno fatto sapere, «è di essere il meno impattanti possibile sul quartiere». Ma intanto, ogni fine settimana, c'è chi di notte continua a non poter dormire.

Camilla Ferro

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