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Cerimonia per il 79° anniversario

Eccidio Divisione Acqui, Tommasi: «Nostra responsabilità tramandare ai giovani il ricordo»

La toccante cerimonia al monumento nazionale in circonvallazione Oriani, eretto a Verona nel 1966 per ricordare i soldati veronesi caduti a Cefalonia e Corfù tra il 12 e 26 settembre 1943.
Cerimonia per il 79° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui
Cerimonia per il 79° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui
Cerimonia per il 79° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui
Cerimonia per il 79° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui

Verona ricorda l'eccidio della Divisione Acqui. Questa mattina il sindaco, Damiano Tommasi, ha partecipato alla cerimonia per il 79° anniversario dell’eccidio della Divisione Acqui al monumento nazionale in circonvallazione Oriani, eretto a Verona nel 1966 per ricordare i soldati veronesi caduti a Cefalonia e Corfù tra il 12 e 26 settembre 1943.

«È un onore per me rappresentare la città di Verona, decorata Medaglia d'Oro al Valor Militare – ha sottolineato il primo cittadino - e ringrazio tutte le autorità intervenute per commemorare questa tragica pagina della nostra storia, che va ricordata e non dimenticata. Un gesto rivolto soprattutto ai ragazzi, perché questo aiuta a costruire il nostro e il loro futuro. Le guerre non si perdono e non si vincono, ma si superano, ed è nel modo in cui lo si fa, che fa la differenza nella costruzione delle nostre comunità».

Tommasi ha aggiunto: «Purtroppo la tecnologia e i mezzi di informazione ci fanno vivere l’attualità della guerra vicina, portandoci dentro ai tragici eventi. Guerre che lasciano eroi e vittime, ma che devono anche insegnarci a formare una collettività basata sulla convivenza pacifica, sull’aiuto, sulla condivisione di quello che siamo tenuti a custodire. Il nostro futuro dovrà avere basi diverse da quelle che, come la storia ci ha insegnato, hanno portato tragedie. È responsabilità di noi adulti tramandare alle nuove generazioni il ricordo, l’onore ai Caduti e a quanti hanno cercato di interrompere quegli eventi funesti. Siamo tutti corresponsabili del nostro futuro e di come sarà la nostra comunità».

Cerimonia per il 79° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui
Cerimonia per il 79° anniversario dell'eccidio della Divisione Acqui

E ha concluso: «I simboli e le cerimonie possono sembrare lontane e fuori dal tempo, un qualcosa di strano e di inconcepibile, ma è proprio in questo che dobbiamo trasmettere l’importanza della memoria e di una materia scolastica come la storia, spesso sottovalutata ma invece base fondamentale per la costruzione del nostro futuro. Viviamo dunque questi momenti, e portiamoli dentro senza dimenticare i reduci, che dobbiamo ringraziare e che ci riportano ai drammatici momenti di una storia che sembra lontana, ma che invece è vicina a causa degli eventi attuali». 

Nel suo intervento il Prefetto, Donato Cafagna, rivolgendosi ai giovani, li ha invitati a raccogliere il testimone generazionale rappresentato dal messaggio forte, chiaro e attuale di dignità, di forza d’animo, di coraggio consegnato dai superstiti e dai caduti di Cefalonia per un futuro di onore, di pace e di progresso per l’Italia e l’Europa.

All'evento sono intervenuti due reduci della Divisione, gli ultracentenari Olindo Bussi e Andrea Gagliardi, che hanno voluto rendere omaggio con i ragazzi delle classi 3^G, H e M della scuola media Vittorio Betteloni. alla bandiera di guerra della Divisione Acqui. Presenti anche il Comandante del Comando delle Forze Operative Terrestri di Supporto Comfoter Generale di Corpo d'Armata Massimo Scala, il Comandante della Divisione Acqui Generale Francesco Bruno, il presidente dell’Associazione Nazionale Divisione Acqui Giuseppe Dalpiaz e di quello della sezione veronese Claudio Toninel, oltre a numerose autorità civili, militari e religiose, i medaglieri, i labari e le bandiere delle Associazioni d’Arma, Combattentistiche e della Resistenza, la Bandiera di Guerra e gonfaloni di città e province decorati al Valor Militare. 

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