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E Bisinella chiama i delusi della politica

La presentazione dell’associazione Ama Verona FOTO MARCHIORI
La presentazione dell’associazione Ama Verona FOTO MARCHIORI
La presentazione dell’associazione Ama Verona FOTO MARCHIORI
La presentazione dell’associazione Ama Verona FOTO MARCHIORI

Ama Verona, la lista civica rappresentata in Consiglio comunale dalla senatrice Patrizia Bisinella (ex candidata sindaco del fronte tosiano) e da Paolo Meloni, si trasforma in associazione politico-culturale «per portare all’attenzione delle istituzioni i temi che interessano i cittadini». Ieri, a palazzo Camozzini, in via San Salvatore Vecchio, la prima uscita pubblica davanti ad oltre duecento persone. Presidente dell’associazione è Floriano Rossi, vicepresidente della quinta circoscrizione.

Al convegno è intervenuto, con un saluto, anche l’ex sindaco Flavio Tosi. E fra i presenti, nella sala gremita, c’erano molti esponenti dell’era tosiana, dal presidente di Acque veronesi Niko Cordioli all’ex soprintendente Francesco Girondini, all’ex presidente della sesta circoscrizione Mauro Spada. Nelle prime file la senatrice di Fare! Emanuela Munerato, il sindaco di San Pietro In Cariano Giorgio Accordini e il consigliere della Lista Tosi Alberto Bozza. «Siamo un’associazione non partitica», chiarisce Patrizia Bisinella, «e vogliamo essere un luogo di discussione per portare idee alle istituzioni, l’obiettivo è coinvolgere i cittadini su temi concreti in ambito amministrativo, culturale, sociale, economico. Qui ci sono manager, imprenditori, liberi professionisti, artigiani e molti giovani».

In vista delle elezioni politiche la senatrice fa sapere che «per ora si attende uno scenario più definito». E aggiunge: «Con la Lista Tosi condividiamo i valori popolari e liberali del centrodestra, ma vogliamo mantenere una dimensione civica per intercettare quanti non si sentono più rappresentati dai partiti». Le priorità per Verona?

«Le grandi opere, come il traforo delle Torricelle, idea che non va abbandonata per migliorare la viabilità e la riqualificazione urbana anche in riferimento all’area degli ex Magazzini generali e di quello che dovrebbe diventare il polo culturale della città. E sul futuro dell’Arsenale, dopo l’accantonamento del project financing», continua la senatrice, «le idee sono tante, ma chi mette i soldi? Noi cercheremo di fare proposte in questo senso. Ci confronteremo con Confindustria, gli ordini professionali, gli enti camerali, la Fiera. Affronteremo inoltre il tema della Zona a traffico limitata, sentendo residenti, albergatori ed esercenti per capire le diverse esigenze allo scopo di renderla più effettiva e controllata».

Nel suo intervento, l’avvocato Massimo Galli Righi, ex presidente dell’Agec, afferma che «per allontanare la magistratura dalla politica servono amministratori onesti». E, in riferimento alla vicenda che coinvolge l’assessore Daniele Polato, sottolinea: «Noi siamo garantisti sempre, a differenza dei giustizialisti a fasi alterne». E addita l’«assordante silenzio» del presidente dell’Agsm Michele Croce, «censore di qualcuno e amico di altri». E.S.

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