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Aveva 51 anni

Davide, musicista veronese stroncato da un infarto in Messico mentre gioca a calcetto

Viveva e insegnava a Colima dove si era creato una famiglia
Davide Nicolini aveva deciso di vivere in Messico a inizio anni Novanta, è deceduto per infarto
Davide Nicolini aveva deciso di vivere in Messico a inizio anni Novanta, è deceduto per infarto
Davide Nicolini aveva deciso di vivere in Messico a inizio anni Novanta, è deceduto per infarto
Davide Nicolini aveva deciso di vivere in Messico a inizio anni Novanta, è deceduto per infarto

È morto, stroncato da un infarto mentre giocava a calcetto con i suoi ragazzi sabato mattina, a Colima, in Messico. Davide Roberto Nicolini Pimazzoni, aveva 51 anni e per i colleghi messicani era l’uomo “che sorrideva con gli occhi“, sempre disponibile, sempre di buon umore. Per Colima, la città in cui viveva era stato amore a prima vista, come per la moglie Susana da cui ha poi avuto due figli.

Il violinista italiano, originario di Borgo Venezia era residente a Colima da diversi anni ed insegnava all'Università locale come professore ordinario dei dipartimenti di Musica e Danza dell'Istituto Universitario di Belle Arti. A Verona faceva parte del gruppo Fight, una banda che si è sciolta negli anni Novanta e poco dopo Nicolini era andato a vivere in Messico. La collega Patricia Ayala, sul giornale dell’università lo ricorda così: «Davide ha lavorato instancabilmente per diventare uno dei migliori insegnanti dell'Instituto Universitario de Bellas Artes. Sempre cordiale, sempre con il sorriso sulle labbra e quando la pandemia costringeva i sorrisi a nascondersi, Davide sorrideva con gli occhi, e da lontano gridava sempre saluti a tutti coloro che gli offrivano la loro amicizia».

Patricia Ayala sottolinea che «nel mondo accademico la sua carriera è stata maestosa». Ha iniziato le sue pubblicazioni nel 2014, per diventare presto un eccezionale ricercatore e docente, completare il dottorato ed entrare nel Sistema Nazionale dei Ricercatori. «Nonostante i suoi successi personali e accademici al seguito», aggiunge Ayala, «non ha mai smesso di aiutare gli altri e di dedicarsi senza riserve alla musica e all'insegnamento». Nicolini era un appassionato di musica fin da giovanissimo.

Era anche un marito felice, un padre orgoglioso e un compositore eccezionale, dice chi lo ha conosciuto. Un essere umano che ha vissuto di emozioni, sorriso e lavorato «con chi ha più bisogno di sorridere», hanno scritto di lui sul giornale della scuola. Violinista diplomato al conservatorio Dall'Abaco di Verona, ha conseguito un dottorato in Scienze della Formazione presso l'Università della Baja California. Ha partecipato a diversi ensemble musicali in Europa e in America. È stato borsista del fondo di Stato per la Cultura e le Arti di Colima. Ha realizzato progetti di creazione musicale e didattica.

È stato autore dei libri come Violino con bambini, Musica viva e Viaggiare con la musica. Ha pubblicato vari articoli sulle riviste ArtsEduca e Culture Contemporanee , e 5 compact disc: “Sensazioni”, “Aventura Musical”, “Sentire e Sonare”, “Corpo e Suono” e “Cantos Caninos”, quest'ultimo in collaborazione con il percussionista Evaristo Aguilar. Nicolini Pimazzoni ha composto musiche originali per la Compagnia di Danza RBR (Italia) e le Compagnie Teatrali dell'Università di Colima, “Cuatro Milpas” e “Caracol”.

È stato il vincitore del Primo Posto Nazionale di Servizio Sociale CISS 2012. Inoltre, ha offerto sessioni di musicoterapia in ospedali, centri di riabilitazione e istituti per bambini con disabilità. È stato coordinatore artistico dei programmi "Suonare Sanarte" dell'Università di Colima e "La musica sta arrivando" del governo dello Stato di Colima. È stato membro degli ensemble “Cantarte”, “Cantares” e dell'équipe di musicoterapia “Latido”.

«Il musicista, l'essere umano. Ma Davide era molto di più», ha detto ancora Ayala, docente alla Iuba e responsabile del Corpo Accademico di cui faceva parte. «Davide in tutte le sue mille sfaccettature era semplicemente il miglior essere umano. Come insegnante, come violinista, come collega. Come studente, come atleta, come compositore, come interprete, come ricercatore, ha sempre messo al primo posto il bene comune».

Alessandra Vaccari

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