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Sarà il candidato del centrosinistra

Damiano Tommasi scende in campo nella corsa a sindaco

Damiano Tommasi
Damiano Tommasi
Damiano Tommasi
Damiano Tommasi

Damiano Tommasi ritorna in campo. Ma stavolta, dopo tanti anni a calcare gli stadi e il mondo del calcio, lo fa per le elezioni amministrative di Verona del prossimo anno. Per la coalizione di centrosinistra, che comprende partiti e movimenti civici.

Dopo un lungo percorso e confronto con le forze del raggruppamento che ha lavorato per averlo come candidato condiviso - Pd, Traguardi, In Comune per Verona, Azione, Più Europa, Partito socialista, Europa Verde, Volt, Demos - Tommasi, 47 anni, ieri sera si è incontrato con i dirigenti dei partiti e movimenti, dando la sua disponibilità alla candidatura a sindaco. Manca ancora l’ufficialità, certo. Ma il passo compiuto ieri, nell’incontro di Tommasi con i dirigenti, per dare il suo responso dopo mesi di contatti e di trattative, va nella direzione di una discesa in campo da protagonista.

In una nota congiunta, diramata dopo la riunione, cominciata alle 19 e terminata alle 20.30, si coglie la direzione intrapresa. «Dopo la riunione di stasera» - cioè di ieri sera, per chi legge - «che ha visto la partecipazione di Damiano Tommasi con le forze politiche civiche che hanno proposto la sua candidatura, partirà un percorso unitario e aperto sui temi e le prospettive di Verona», scrivono i dirigenti. La nota prosegue così: « Damiano Tommasi ha dato la disponibilità a confrontarsi con tutte le realtà per un’idea alternativa di città, in vista della formalizzazione della sua candidatura. Nelle prossime settimane proseguiranno gli incontri aperti a tutte le realtà disponibili per comprendere le necessità, volontà e bisogni», si puntualizza. «Inizia un percorso che ė un’opportunità e che chiede a tutti di mettersi in gioco per un grande progetto di coalizione», conclude la nota della coalizione.

Alla riunione di ieri sera erano presenti per Traguardi Tommaso Ferrari, capogruppo in Consiglio comunale, per il Pd i segretari provinciale Maurizio Facincani e comunale Luigi Ugoli, per In Comune per Verona il capogruppo di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco e Jessica Cugini, per Europa Verde Mao Valpiana, per Più Europa Lorenzo Dalai, per Azione Flavio Buglioli, per Volt Davide Cremoni, per Demos Tito Brunelli, per il Psi Andrea Frizzera.

 

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Di Sant’Anna d’Alfaedo, in Lessinia, sposato, sei figli, diploma di ragioniere, Tommasi abita in Valpolicella. Dopo la carriera di calciatore - nel Verona, nella Roma, poi in Spagna, Inghilterra, Cina, San Marino, e anche in Nazionale - è stato per dieci anni presidente dell’Associazione italiana calciatori, il sindacato dei calciatori.

Il percorso di coinvolgimento di Tommasi, da parte del centrosinistra, era cominciato nei mesi scorsi e pareva che giù a giugno l’ex centrocampista potesse sciogliere la riserva sulla sua disponibilità a essere il candidato. Ma si è arrivati a fine ottobre. Tommasi aveva già partecipato a incontri di Traguardi su progetti per la città, negli anni scorsi. Il suo nome era circolato anche alle elezioni comunali 2017. Dunque parte il riscaldamento di Tommasi e della coalizione. Per una partita tutta in salita, che vede il centrodestra maggioritario, a Verona. Ora, alla guida del Comune con il sindaco Federico Sboarina, di Fratelli d’Italia, con un centrodestra che però vede divisioni, anzitutto per la Lega che scalpita. Per FdI, Verona Domani e Battiti comunque il ricandidato sindaco è Sboarina. La Lega lascia intendere che potrebbe esserci un altro nome, quindi né Sboarina né Flavio Tosi, che punta a ricandidarsi. La sfida è solo all’inizio

Enrico Giardini

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