«Alfresco – Il fuori dentro». È così che si intitola il progetto di reinserimento lavorativo e sociale rivolto ai detenuti del carcere di Montorio e presentato oggi dalla direttrice Mariagrazia Bregoli.
L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra la direzione della Casa circondariale di Montorio, la cooperativa Panta Rei, la Fondazione San Zeno e la Fondazione Esodo, prevede l’attivazione di due laboratori. Il primo, nella sezione femminile, è intitolato «Imbandite – La tavola del riscatto»: un moderno laboratorio di trasformazione alimentare che, utilizzando principalmente eccedenze alimentari, produrrà marmellate, confetture e conserve da vendere e distribuire sul territorio.
Il secondo progetto è «Pasta d’uomo – Mai stati così buoni» ed è realizzato nel reparto maschile, dov’è presente un forno per la realizzazione di pane e lievitati dolci. Quest’ultimo è già stato avviato in via sperimentale in ottobre e ha già realizzato dolci di Natale e panettoni.
«Il nostro obiettivo», spiega la direttrice della casa circondariale di Montorio, «è formare i detenuti e far acquisire loro nuove competenze, affinché, una volta usciti, riescano a trovare un lavoro degno del mondo libero».