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Al via un nuovo corso

Verona, boom di iscrizioni ai corsi di autodifesa. I consigli per sfuggire agli aggressori

Sull’onda della grande partecipazione del primo si terrà un altro corso, dal 3 febbraio nella palestra del Fracastoro di via Ca’ di Cozzi
Un istruttore durante uno dei corsi di difesa personale
Un istruttore durante uno dei corsi di difesa personale
Un istruttore durante uno dei corsi di difesa personale
Un istruttore durante uno dei corsi di difesa personale

C’è quella che, segnata da un’esperienza di violenza domestica, ha voluto darsi una chance di rinascita attraverso il rafforzamento della propria autostima. Quella che ha pensato di prevenire, imparando astuzie utili per mettere ko l’aggressore. E poi la madre previdente, che ha voluto dotare la giovane figlia lo strumentario necessario ad affrontare eventuali situazioni di pericolo. Sono almeno un centinaio le donne, giovani e meno giovani, che hanno partecipato al corso di autodifesa gratuito organizzato dalla seconda circoscrizione e assessorato Pari opportunità del Comune, con Us Acli nella palestra di via Santini.

 

Il nuovo corso di autodifesa

Sull’onda della grande partecipazione si terrà un altro corso, dal 3 febbraio (info: presidenza@usaclivr.it; 0458038112; 3471529118; 3479549645). Le lezioni, raddoppiate a dieci, si terranno nella palestra del Fracastoro di via Ca’ di Cozzi, con istruttori altamente qualificati provenienti dalla Eagle Team Asd, ogni venerdì dalle 20.30 alle 22.30, al costo irrisorio di 4,50 euro l’una, «proprio per dare continuità a un servizio rispondente a bisogni della cittadinanza evidentemente molto sentiti, e farlo in modo da garantire una accessibilità diffusa», commentano la presidente di circoscrizione Elisa Dalle Pezze e il presidente di Us Acli Giuseppe Biasi, al secondo mandato. Che specifica: «Capire come potersi difendere da attacchi specie verso la popolazione femminile o con le mani o con altri mezzi quali bastoni, coltelli, a volte addirittura armi da fuoco, è un processo importante, prima ancora che per preservare la propria incolumità fisica, per rafforzare l’autostima».

 

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Come reagire quando si è aggredite

Spesso, quando ci si trova difronte a un malvivente o si viene da esso colti alle spalle, il primo ad andare in tilt è il cervello, quindi la sfera emotiva. «Reagire, che deve comunque rimanere la via alternativa al darsi alla fuga, è un fatto governato prima di tutto dalla testa. Per questo la prima edizione è stata aperta da uno psicologo».

Il self control, la capacità di individuare lo stato di pericolo, la prontezza di capire quale strategia, azione, innescare per disorientare ovvero disarmare l’aggressore, sono parte integrante della formazione all’Autodifesa. Una lezione adatta a tutte le età. Tanto che Elena ha portato la figlia ancora quattordicenne: «A scuola parlano del tema della violenza di genere», racconta, ho pensato che fosse l’occasione per farle capire di cosa si tratta senza spaventarla e per farle acquisire alcune conoscenze pratiche finalizzate a eventualmente difendersi». Tante, ormai, le occasioni di vulnerabilità per le donne. «Questo corso mi ha insegnato che persino una bottiglietta d’acqua può essere utile a destabilizzare l’aggressore», testimonia Veronica, «non solo: può tornare utile anche un semplice cappellino dotato di visiera, ora lo indosserò sempre per le mie passeggiate all’aperto».

Francesca Saglimbeni

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