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«Ciclista Illuminato 2022»

Un ciclista su quattro gira senza luci. La Fiab: «Azione sconsiderata»

La rilevazione dell'associazione, posizionata ai varchi di accesso al centro, mostra come la situazione illuminazione non migliori. Aumenta invece chi si muove su due ruote: mai così tanti dal 2012
Gli Amici della Bicicletta in piazza Bra con le luci accese
Gli Amici della Bicicletta in piazza Bra con le luci accese
Gli Amici della Bicicletta in piazza Bra con le luci accese
Gli Amici della Bicicletta in piazza Bra con le luci accese

In linea con i risultati degli ultimi 5 anni, la rilevazione Fiab «Ciclista Illuminato 2022» sull’uso delle luci tra i ciclisti veronesi in orario serale mostra una situazione di perfetta stabilità, con un 40% di ciclisti impenitenti completamente spenti, privi cioè di ogni sorta di dispositivo di illuminazione (erano il 60% quando abbiamo cominciato la rilevazione nel 2011), e un 44-46% di ciclisti sostanzialmente illuminati (erano il 27% undici anni fa).

Nel mezzo, una platea di “poco illuminati” che esibiscono soltanto la luce anteriore o soltanto quella posteriore, che di anno in anno si riduce o si allarga a favore degli spenti o degli illuminati. «Non ci stancheremo mai di ripetere che pedalare di sera senza rendersi visibili è un’azione sconsiderata e pericolosa», sottolinea gli Amici della bicicletta.

Ciclisti in aumento: mai così tanti dal 2012

La nota positiva è data dal considerevole aumento dei passaggi contati Martedì 8 Novembre dalle 17.20 alle 18.50 ai quattro varchi di accesso/uscita dalla città (Ponte Nuovo, Ponte della Vittoria, Piazzale XXV Aprile, Corso Castelvecchio): ben 1.212, mai così tanti dal 2012 (1.363).

A Ponte nuovo la situazione migliore, con “soltanto” il 29% di spenti, negli altri tre varchi situazioni equivalenti attorno al 40%.

Durante la serata la Fiab ha regalato quasi 200 coppie di luci, alcune di “primo prezzo” e tante altre di buona qualità, grazie al contributo di Trek Bycicle di Via Roveggia. «Questi nostri sforzi ricordano tuttavia la fatica di Sisifo se si pensa che ogni giorno moltissimi modelli di biciclette (ad esempio i modelli semisportivi ma spesso usati anche in urbano come le mountain bike) escono dai rivenditori perfettamente nudi, cioè privi di dispositivi di illuminazione. Se vogliamo vincere questa battaglia per la sicurezza», conclude la Fiab, «è necessario che tutti, nessuno escluso, facciano la propria parte: gli utenti col dotare le biciclette dei previsti requisiti nelle situazioni di scarsa visibilità (tra cui le luci funzionanti e catarifrangenti alle ruote), i rivenditori nel dotare le biciclette di un impianto d’illuminazione adeguato al loro uso, e le istituzioni nell’aumentare i controlli e le necessarie conseguenti sanzioni sulla strada».

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