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il dibattito

Centro storico pedonale? La città si divide tra vecchie e nuove emergenze

Dopo la svolta annunciata da Baldo, il traffico nella città antica resta un rebus. «Passare al vaglio il numero spropositato di permessi di transito e sosta in Ztl»
Via Stella Una delle strade del centro diventate pedonali, citata da Confcommercio come soluzione riuscita e vantaggiosa
Via Stella Una delle strade del centro diventate pedonali, citata da Confcommercio come soluzione riuscita e vantaggiosa
Via Stella Una delle strade del centro diventate pedonali, citata da Confcommercio come soluzione riuscita e vantaggiosa
Via Stella Una delle strade del centro diventate pedonali, citata da Confcommercio come soluzione riuscita e vantaggiosa

Confcommercio che apre ad un centro senza auto non mette tutti d’accordo. Al contrario, crea tensioni tra i comitati dei residenti del centro. E visioni discordanti anche in altri rappresentanti di commercianti ed esercenti che operano all’interno della città antica. Se i residenti è da tempo che auspicano un sostanziale riordino, non tollerano la proposta di pedonalizzazione di intere aree interne alla Ztl vedendola come il colpo di grazia per la desertificazione abitativa della città antica.

E ancora, tra i commercianti c’è chi chiede un referendum per chiarire le reali intenzioni di chi lavora sul territorio: oltre 1.500 attività. Tra le varie ipotesi su quale potrebbe essere la zona da pedonalizzare per restituire ordine e sicurezza, Confesercenti rilancia con la “linea naturale” segnata dall’Adige e dunque a grandi linee l’attuale Ztl. Il dibattito, insomma, è tornato attuale e sta scaldando gli animi. L’antefatto risale a ieri, con le dichiarazioni del vicepresidente di Confcommercio Nicola Baldo che ha aperto alla pianificazione di zone pedonali in centro storico e alla limitazione del traffico in Ztl.

Pedonalizzazione della Ztl, questione spinosa

Una questione spinosa che l’associazione di categoria aveva nettamente contrastato per anni e anni. Aggiungendo, inoltre, che se pedonalizzazione deve essere, dovrà riguardare tutti, residenti compresi. «È chiaro però che se di pedonalizzazione si tratta, deve essere per tutti, tassativamente. E dunque a sola esclusione del trasporto pubblico, carico/scarico merci, frontisti diretti ai garage», aveva ribadito Baldo. Frasi che hanno suscitato subito una levata di scudi da parte dei residenti, spaventati dalla netta inversione di marcia: da una Ztl in cui, ad oggi, può sostanzialmente entrare e parcheggiare chiunque (entrando in determinate fasce orarie ma con pochi controlli in uscita) a una in cui potrebbe non essere permesso a chi abita nemmeno di portare la spesa sotto casa.

«C’è un colpevole ritardo di decenni sulla necessità di ridurre il traffico veicolare in centro. Come VeroCentro eravamo i soli a dirlo, oltre venti anni fa. Ora, su questo tema, come su altri, le nostre idee sono condivise. Ma per recuperare il tempo perduto si avanzano soluzioni punitive per i residenti: è inaccettabile», sbotta Michele Abrescia, presidente del comitato VeroCentro.

«Siamo stati facili profeti sul tema della necessità di ridurre il traffico, ora lo siamo purtroppo sul tema della desertificazione perché è questo che portano soluzioni come quelle auspicate da Confcommercio. La Prima circoscrizione negli ultimi anni ha perso oltre il 10 per cento dei residenti. Ci si dica se il progetto è quello di farci andare via dalle case in cui viviamo», aggiunge Abrescia.

Parcheggio selvaggio di camion da regolamentare

«Prima di pensare “al nuovo”, su cui Confcommercio si sbizzarrisce, è il caso di metter mano “al vecchio. A prescindere da ogni sventurata proroga nazionale sui plateatici extra-large, era il caso d’intervenire affinché fin da subito questi non contravvenissero a norme del codice della strada. È necessario far fronte a parcheggio selvaggio, ai camion che caricano e scaricano a tutte le ore. Per garantire questo “minimo” basta dare mandato alla polizia locale di erogare sanzioni perché la deregulation non è più tollerabile. È necessario inoltre passare al vaglio il numero spropositato di permessi di transito e sosta in Ztl», intervengono Paolo Ricci e Franca Caramazza, presidente e vicepresidente del neonato comitato Vivere il Centro.

Più in linea con Baldo, invece, il direttore di Confesercenti Alessandro Torluccio. «Come Confesercenti siamo stati i promotori della pedonalizzazione di via Stella, che si è rivelata negli anni un successo. Quindi la direzione è quella. Certo, i tempi sono maturi per iniziare a ragionare su questa pianificazione, non certo per attuarla dall’oggi al domani», riflette Torluccio che come area potenzialmente pedonale identifica la linea di confine dei ponti e dunque sostanzialmente l'attuale Ztl.

«Confcommercio non è rappresentativa qui in centro storico. Noi abbiamo più il polso della situazione, prima di pensare di chiudere la città antica vanno attivati una serie di servizi gratuiti di collegamento per permettere alle persone di raggiungere l’ansa dell’Adige agilmente e senza costi aggiuntivi. Solo allora si potrà pensare ad altro. Ciò che è attivato in queste settimane per far fronte alla ressa natalizia è solo un inizio» dichiara Tiziano Meglioranzi, Corporazione esercenti del centro storico.•.

Ilaria Noro

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