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Compravendite immobiliari

Verona, gli americani fanno incetta di case in centro

I veronesi invece puntano alle zone immediatamente a ridosso del centro storico, quelle che rendono di più
Una veduta del centro di Verona
Una veduta del centro di Verona
Una veduta del centro di Verona
Una veduta del centro di Verona

Forse hanno voluto conoscere Verona dopo aver sorseggiato a San Francisco piuttosto che a Toronto Amarone e Ripasso, che tanto successo riscuotono tra gli wine lovers di Usa e Canada. Fatto sta che, complice qualche soggiorno in riva all’Adige, con escursioni nelle cantine della Valpolicella e visite all’entroterra ricco di storia e di bellezza, diversi nordamericani hanno iniziato ad affacciarsi sul mercato immobiliare scaligero non per prendere generiche informazioni, ma per acquistare case di lusso da abitare per le vacanze.

 

Da visitatori a proprietari

A certificare la marcia di avvicinamento dei visitatori statunitensi e canadesi al real estate gialloblù è il presidente di Fimaa (federazione italiana mediatori agenti d’affari) Verona, Francesco Gentili. Oramai da tempo nel capoluogo, oltre che sul Garda, prendono casa stranieri, soprattutto tedeschi e austriaci, ma la clientela d’Oltreoceano è una novità, che si è accentuata nel post Covid dopo che i flussi turistici hanno ripreso quota.

«Dagli ultimi mesi del 2022 la mia agenzia ha chiuso almeno sei rogiti con clienti del Nord America, convinti che il loro investimento in una delle città più belle d’Italia possa solo aumentare in termini di valore. La predilezione va al centro storico perché questa clientela ama vivere a due passi dai monumenti che mancano nella maggior parte dei centri del Nord America», afferma Gentili. La scelta non ricade sulle soluzioni di piccolo taglio, ma su proposte di valore, che mediamente vanno dai 500mila al milione di euro. Il fatto che anche i primi nordamericani comincino a prendere casa in centro conferma l’attrattività della proposta immobiliare scaligera, che rimane vivace anche nei primi mesi dell’anno, a prezzi sostanzialmente invariati.

 

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Le conferme

Ulteriore conferma viene dal real estate del Gruppo Unicredit, Subito Casa, che evidenzia la tenuta della domanda. Così come dal network Tecnocasa, che sottolinea il peso dei rendimenti che si possono ottenere. «C’è tanto interesse per l’acquisto. Se il rialzo dei tassi dei mutui allontana una parte comunque marginale della clientela, il balzo dell’inflazione ha fatto propendere anche molti veronesi per una forma di investimento più performante, come appunto il mattone. Tra chi invece ha acquistato in passato con il mutuo, l’effetto del rialzo dei tassi non ha finora sortito contraccolpi, che comunque potranno farsi solo tra 7-8 mesi», ragiona il presidente Fimaa Verona.

 

Immobili e investimenti

Analoghe le considerazioni targate Tecnocasa. Il rialzo delle quotazioni – fanno sapere dall’Ufficio studi del Gruppo immobiliare – è iniziato nel 2016, ha subito un lieve rallentamento nel 2020, per ripartire l’anno successivo.
Il centro storico è oggetto di domanda vivace, con offerta in diminuzione. «La paura dell’inflazione ha portato a comprare immobili per investimento, orientato spesso anche su tagli grandi, oltre 150 metri quadrati, da destinare alla famiglia o da tenere come impiego del capitale», afferma Alberto Caldera, team manager Tecnocasa, con agenzia in centro. «Ci sono ancora investitori che vanno a rogito per mettere a reddito ma ultimamente, preferiscono affittare sul canale residenziale e non più turistico che resta comunque presente», dice.

 

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Dove c'è maggior rendita

Ci sono richieste da parte di medici e sanitari dell’ospedale di Borgo Trento o da parte di chi lavora negli uffici della zona. In centro storico un bilocale da 175 mila euro rende il 4,6% annuo lordo perché può essere locato a 670 euro al mese. Un ritorno all’investimento immobiliare si nota anche in altre zone vicine comunque alla Ztl come Cittadella, San Zeno e Valverde.

Quest’ultima è la zona che performa meglio, accanto a Porta Nuova, in posizione di collegamento tra centro e stazione. Qui un bilocale costa circa a 133 mila euro ed è possibile affittarlo a 600 euro al mese, con un rendimento annuo lordo del 5,4%, sottolineano dal centro studi Tecnocasa.
«I compratori sono nella stragrande maggioranza dei casi veronesi, che si cimentano in operazioni anche di peso, nell’ordine dei due milioni di euro in su. L’inflazione li ha convinti a togliere liquidità dai conti e a diversificare», prosegue Caldera. «Intanto la maggior parte dei turisti continua a cercare casa per lo più sul Garda, soprattutto per viverci. Sul lago comprano da sempre e continuano ad acquistare case e villette tedeschi, austriaci e anche olandesi», conclude.

Valeria Zanetti

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