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L’analisi dell’associazione amministratori di condominio

Caro bollette, uno su dieci non ha acceso il riscaldamento

Si teme il rincaro dei costi, ma c’è cauto ottimismo. Il via libera è stato dato mercoledì per 13 ore al giorno. L’Anaci: «Moderare i consumi finché si può»
Termostato regolato a 19 gradi, la temperatura consigliata per gli appartamenti
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Riscaldamento sì, riscaldamento no. L’autunno, dopo una latitanza di oltre un mese e mezzo, ha bussato alle porte e con lui anche l’abbassamento delle temperature. Da mercoledì a Verona è dunque possibile accendere il riscaldamento, c’è però chi decide di attendere ancora qualche giorno, fino a quando le minime di notte non diventeranno davvero troppo rigide.

Il punto degli amministratori di condominio

A fare un quadro della situazione nel Veronese è Michele Ischia, il presidente di Anaci Verona, l’associazione nazionale amministratori di condominiali immobiliari. «Da un paio di giorni», spiega Ischia, «i manutentori stanno riattivando gli impianti, ma c’è una piccola quota di condomini che, diciamo, resiste. Si tratta di circa il dieci per cento di quelli che gestiamo noi come associazione».

In un complesso su dieci, quindi, si è scelto di far slittare la data di accensione degli impianti centralizzati. Serve però che tutti i condòmini siano d’accordo, ne basta solo uno per «imporre» - anche se ne ha ben diritto - l’accensione. «Quelli che aspettano lo potranno fare credo fino alla prossima settimana, oltre sarà difficile. Lo fanno per cercare di risparmiare qualcosa in più».

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Cauto ottimismo sul prezzo del gas

Ed è qui che si inserisce l’altro tema, il caro bollette. Se fino a qualche settimana fa le previsioni in questo senso erano catastrofiche, con addirittura la possibilità - stando ai costi del gas di quel periodo - che ben sette famiglie su dieci facessero fatica a pagare le utenze, adesso la situazione è leggermente migliorata. «C’è del cauto ottimismo», conferma il presidente di Anaci Verona, «anche se il prezzo del gas resta comunque alto. Si vive di settimana in settimana, sperando che si abbassi ancora il costo».

C’è anche un altro risvolto, sempre legato alle bollette: «Gli utenti più penalizzati sono quelli che sfruttano il teleriscaldamento. È risultata la soluzione più costosa in assoluto».

Verona è inserita nella zona E a livello nazionale. Significa che il riscaldamento può restare acceso per tredici ore al giorno fino al prossimo 7 aprile. L’inizio, poi fatto slittare di una decina di giorni, invece era previsto per il 22 ottobre. «I nostri amministratori di condominio», continua Ischia, «stanno ricevendo tantissime chiamate. Per informazioni, ma anche per fare delle richieste».

Un vademecum per moderare i consumi

«Cerchiamo di far capire la situazione», sottolinea il presidente Anaci, «e consigliamo sempre di moderare i consumi, almeno fino a quando le temperature lo permettono. A volte pare che il messaggio di aver più responsabilità non sia arrivato a tutti». Per questo Anaci, a livello nazionale, ha realizzato un vademecum inserendo piccoli e grandi accorgimenti per cercare di risparmiare e utilizzare in maniera intelligente i propri impianti di riscaldamento. Consigli utilizzi per molti visto che circa la metà dei veronesi, tra città e provincia, vive in condominio.

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Nicolò Vincenzi

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