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Schiamazzi e gare sulle strade

Caos di notte in Valdonega, interviene il prefetto: «Coinvolgere le categorie»

Le scorribande che nel fine settimana tengono sveglio l'intero quartiere di Valdonega sono finite sul tavolo del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi ieri in Prefettura.
Valdonega, le scorribande nel quartiere finiscono sul tavolo del prefetto
Valdonega, le scorribande nel quartiere finiscono sul tavolo del prefetto
La "movida" in Valdonega

Le scorribande che nel fine settimana tengono sveglio l'intero quartiere di Valdonega sono finite sul tavolo del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, riunitosi ieri in Prefettura.

«Si è parlato del tema legato ai luoghi di ritrovo dei giovani e del malessere espresso da alcuni cittadini residenti nell'area di Valdonega», conferma il prefetto Donato Cafagna, che annuncia l'intenzione «di coinvolgere le associazioni di categoria e gli operatori economici della zona per definire insieme delle regole che tengano sotto controllo la presenza di questi ragazzi, che tendono a diventare un fattore di disturbo della quiete pubblica».

Minorenni, attenzione puntata sul consumo di alcolici

L'attenzione di tutti i componenti del Cosp è concentrata «in particolare sull'abuso di sostanze alcoliche da parte dei minorenni, sì, ma anche e soprattutto da parte dei maggiorenni, sui quali, per forza di cose, vige un controllo minore anche da parte degli operatori economici stessi», spiega Cafagna. «Cercheremo di fare una campagna mirata sull'abuso di alcool e per prima cosa», anticipa, «incontrerò questi operatori economici e i rappresentanti di categoria per immaginare insieme un piano d'azione».

La petizione dei residenti esasperati che chiedono maggiori controlli

D'altra parte le 256 firme depositate in Comune, di cui L'Arena ha riferito ieri, sono solo l'ultima delle iniziative intraprese dagli esasperati residenti di Valdonega, che chiedono più controlli e repressione contro il caos che si ripete puntualmente durante le notti dei fine settimana, quando salgono e scendono dai locali delle Torricelle gruppi di avventori particolarmente maleducati.

Circa un mese fa, infatti, una trentina di loro si era data appuntamento nell'impianto sportivo di via Nievo per discutere la questione degli schiamazzi notturni e del traffico selvaggio che rende pericolosi gli incroci tra via Marsala e via Dei Colli e tra via Marsala e via Nievo. Più di recente, la richiesta di mettere un freno alla movida è arrivata a seguito dell'accoltellamento avvenuto nel parcheggio del Piper di via Torricelle.

Il problema riguarda trasversalmente l'intera area di Valdonega: dalle zone più alte vicine ai locali in questione, dove gli abitanti segnalano principalmente l'eccesso di decibel fino a notte inoltrata, alle zone più basse che si trasformano in un vero e proprio circuito di auto e moto, con sorpassi, accelerate, frenate e rombi di motore a cui fanno da controcanto urla, bestemmie, litigi, bottiglie vuote e bicchieri abbandonate a terra, vomito.

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Specie nelle calde nottate estive «è capitato che le vedette degli spettacoli in Arena poi si trasferissero nei locali sulle Torricelle per proseguire la serata, portando i propri fan al seguito e creando un improvviso spostamento di persone, con numeri che hanno creato confusione. Su questo occorre lavorare», afferma il prefetto.

La polizia locale ha sanzionato 37 auto e ritirato due patenti 

A seguito di esposti e proteste, la notte tra sabato e domenica scorsi la polizia locale ha sanzionato 37 veicoli in divieto di sosta, ritirando due patenti per guida in stato di ebbrezza, ed effettuato controlli anche sulle amplificazioni musicali. Da parte sua, l'Amministrazione comunale, attraverso l'assessore alla Sicurezza Stefania Zivelonghi, ha organizzato una serie di incontri con una rappresentanza di cittadini e con i gestori dei locali sulle Torricelle, incontri che inizieranno a breve per individuare soluzioni in vista della prossima stagione estiva, dato che questa è ormai agli sgoccioli.

Più temi sul tavolo, aggressioni e baby gang

Altro tema affrontato durante la riunione del Cosp è l'aggressione avvenuta lo scorso giovedì sera alla sagra di Santa Croce, ai danni di tre ragazzini minorenni, uno dei quali ha 12 anni. Il prefetto Cafagna non ne parla come di un fatto collegabile all'azione di una baby gang: «si è trattato, semmai, di un episodio di bullismo vero e proprio rispetto al quale le forze dell'ordine stanno lavorando con l'autorità giudiziaria minorile», sottolinea.

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