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Il bilancio

Meno multe per la velocità, ma schizzano i verbali per divieti di sosta e telefonino alla guida

I dati dei primi due mesi della polizia locale: 57mila sanzioni come nello stesso periodo dell'anno scorso. Ma profonde variazioni nel tipo di violazioni
Autovelox «killer» in tangenziale
Autovelox «killer» in tangenziale
Autovelox «killer» in tangenziale
Autovelox «killer» in tangenziale

In un anno non è cambiato nulla. Anzi, è cambiato tutto. O se non tutto, molto. Non è una questione di punti di vista. Ma di numeri. Quelli fotografati dal comando di polizia municipale e relativi alla multe emesse sul territorio comunale. Alla voce verbali, il totale dei primi due mesi registra 57.264 foglietti gialli volati via dal blocchetto degli agenti e atterrati su parabrezza di ignari (quasi mai) conducenti. Una bella cifra. Significa un migliaio di «vittime», verbale più verbale meno, al giorno.

 

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Autovelox non ti temo

Ma quante erano lo scorso anno, nello stesso periodo? Più o meno le stesse. Per la precisione 234 in più. A un'occhiata superficiale la pratica potrebbe essere archiviata così, senza troppi ragionamenti: con qualche patema, magari, per il futuro e con un po' di fiducia visto che il segno, seppur di poco, è negativo. Invece, a un'analisi un po' più approfondita, ma nemmeno troppo, si scoprono delle curiosità interessanti. La prima, la più macroscopica, è legata al famigerato autovelox: mobile o fisso che sia, il risultato non cambia.

 

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Ebbene, si scopre che il primo tempo della battaglia tra amministrazione e polizia municipale versus conducenti con il piede pesante finisce in vantaggio dei primi di diverse lunghezze. Infatti, lo scorso anno, i verbali stampati per eccesso di velocità erano 12.627 dal primo gennaio al 28 febbraio: sempre per gli amanti della statistica 215 al giorno o giù di là. Quest'anno sono meno di due terzi: 7.402 tra postazioni fisse (che da sole hanno fatto sfaceli) e mobili.

Che vuol dire? Semplicemente che dopo la prima ondata di automobilisti andata al massacro, con l'ammonticchiarsi di verbali e le giornate scandite dagli appuntamenti con la Solori, molti conducenti hanno deciso che non valeva la pena, anche economicamente, rischiare. E hanno alzato il piede.Con la conseguenza che ora, la tangenziale, è diventata una sorta di corteo funebre permanente dove, magari, ci si annoia o si impreca ma dove, finalmente, non si va più a sbattere. Ma i benefici non sono solo per le carrozzerie. Anche le patenti splendono di gloria riflessa: i punti decurtati, infatti, scendono da 13.137 a 8.135: cinquemila in meno. E qualche conducente in più che si risparmierà il corso di recupero punti caldamente consigliato quando si inizia a scendere al di sotto dei nove.

 

«Abusivi» in Ztl

Un'altra parziale buona notizia per chi frequenta Verona arriva dalle infrazioni nella Ztl. Che sono in aumento, a una rapida occhiata: 17.883 del 2023 contro 15.928 del 2022. Ma, anche in questo caso, c'è il trucco. O, meglio, la chiave di lettura del passato. A gennaio e febbraio dello scorso anno, infatti, erano ancora attive nella Ztl le finestre di entrata e uscita con fasce orarie allargate, eredità degli ultimi colpi di coda del covid.

Quindi i quasi duemila verbali di differenza, che si traducono in 32 al giorno, con il covid free non sono gran cosa.

 

Le sanzioni più frequenti

Tutto rose e fiori? Nemmeno per idea. Il corteo dei cattivi è guidato dal divieto di sosta che passa da 11.649 a 14.846, una differenza non del tutto giustificabile, in questo caso, con il periodo di fine covid. La mazzata, però, arriva dai verbali elevati sulle corsie dei bus: 8.524 del 2023 contro i 3.696 dell'anno precedente. Una differenza di oltre sessanta verbali al giorno: un disastro.

In questo caso, però, influisce e non poco l'introduzione dei sei nuovi varchi accesi nel settembre dello scorso anno che, soprattutto nelle settimane iniziali, hanno seminato il panico tra conducenti di due, tre, quattro e più ruote. Brutte notizie arrivano anche dalle infrazioni per uso del cellulare alla guida, 265 contro 189 (anche se qui c'è da scommettere che la polizia municipale chiuda più di un occhio che, altrimenti, la cifra schizzerebbe a livelli vertiginosi), guide in stato di ebbrezza (passate da 34 a 41) e mancanza della copertura assicurativa (da 189 a 265). E qui una bella sberla la danno le finte assicurazioni e la leggerezza di alcuni conducenti. Alla luce di tutto, teniamoci stretti i numeri di questo inizio di 2023. Che, forse, il meglio deve ancora venire.

Roberto Vacchini

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