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In azione la polizia locale

Blitz alle piscine Lido, fra giacigli, degrado e giri di droga

Le piscine Lido
Le piscine Lido
Le piscine Lido
Le piscine Lido

Passano i mesi, le estati, ma la situazione dell’ex Lido, la «spiaggia» di Verona, non cambia. Anzi. Ieri mattina l’ennesima batosta, o conferma, per l’impianto che non è nemmeno più l’ombra di quello che era un tempo. Il nuovo colpo arriva dal blitz all’alba della polizia locale

 

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Gli agenti all’interno hanno trovato diversi giacigli, segno che il posto, soprattutto di notte, è molto frequentato. Nessun arresto, ma è la fotografia esatta di quello che sta succedendo in via Galliano. Terra, ormai, di spacciatori e tossicodipendenti. Così come è stata trovata anche ieri all’alba. Nel cuore di Verona. Il tutto aggravato da situazioni igienico sanitarie disastrose. Un nuovo capitolo che non racconta realtà diverse da quelle degli ultimi anni. Anzi, una conferma che descrive in maniera drammatica le conseguenze di un blocco burocratico che si trascina da troppo tempo.Qualche spiraglio, minimo, di luce c’è. Lontano dal trovare una soluzione. 
Michele Bertucco, assessore al patrimonio di Verona, spiega: «Difficile dare dei tempi precisi, ma a breve avremo un incontro con il demanio per cercare di sbrogliare una situazione che abbiamo ereditato e che si protrae ormai da troppo». 

 

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Incontro che potrebbe tenersi già la prossima settimana, tenendo conto però che si tratta di quella di Ferragosto. A palazzo Barbieri, da tempo immemore, a colpi di annunci, si lavora per il trasferimento delle aree demaniali alla città. «Dobbiamo prima superare il contenzioso», commenta l’assessore, «per poi procedere con tutto il resto».
Ci sono diverse aree nell’impianto che non permettono questo fondamentale iter burocratico. 
«È necessario parlarne e capire con il demanio cosa deve essere sistemato. Diciamo che “di scritto“ al momento abbiamo trovato davvero poco». 
Si tratta infatti di un’area molto attesa dai veronesi. Anche perché la terza circoscrizione, al momento, è l’unica priva di una piscina estiva. 
«L’idea», precisa l’assessore, «sarà quella di far diventare il Lido più che un impianto natatorio un parco acquatico. C’è molta attesa. Però, ripeto, per noi la priorità è lavorare per sistemare i problemi burocratici e quindi pensare a quello che sarà». 
Poi, proprio riguardo a quest’ultimo punto, aggiunge: «Bisognerà anche valutare se quel famoso project financing è ancora valido». 

 

Nicolò Vincenzi

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