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Verso il ballottaggio

Nessun apparentamento, il 26 giugno Verona sceglie fra Sboarina e Tommasi

Federico Sboarina e Damiano Tommasi
Federico Sboarina e Damiano Tommasi
Federico Sboarina e Damiano Tommasi
Federico Sboarina e Damiano Tommasi

Federico SboarinaDamiano Tommasi hanno fatto apparentamenti ufficiali in vista del ballottaggio che li vedrà sfidarsi, il 26 di giugno, per diventare sindaco di Verona.

I simboli di nessuno degli altri quattro candidati sindaci (Flavio Tosi, Alberto Zelger, Anna Sautto e Paola Barollo) saranno quindi presenti sulla scheda che i veronesi potranno votare domenica. Accettare un ballottaggio avrebbe redistribuito i seggi in consiglio comunale spettanti alle diverse coalizioni sia in caso di vittoria che in caso di sconfitta.

Se Tommasi non è mai stato vicino all'apparentamento con nessuno degli altri quattro, si è invece discusso a lungo del possibile accordo fra Sboarina e Tosi, gravitanti entrambi nell'orbita del centrodestra, con il dibattito che ha coinvolto anche i leader nazionali dei partiti. Alla fine Sboarina ha scelto di rifiutare l'apparentamento con Tosi, così come non c'è stato alcun seguito rispetto alle ipotesi di un avvicinamento con Alberto Zelger, che era candidato di una lista No Green Pass e scettica sui vaccini e che fino a pochi mesi fa faceva parte della maggioranza che sosteneva l'attuale sindaco a palazzo Barbieri.

Il termine per gli apparentamenti scadeva alle 14 .

Il primo turno si era concluso con circa 8.000 voti di distacco a favore di Tommasi. L’affluenza dei votanti era stata del 55%.

 

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