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Autonomia, ultimi fuochi prima del voto

La Russa con (da sinistra) Gelmetti, Padovani, Maschio, Morgante MARCHIORI
La Russa con (da sinistra) Gelmetti, Padovani, Maschio, Morgante MARCHIORI
La Russa con (da sinistra) Gelmetti, Padovani, Maschio, Morgante MARCHIORI
La Russa con (da sinistra) Gelmetti, Padovani, Maschio, Morgante MARCHIORI

Autonomia regionale: ultimi fuochi prima del voto. E centrodestra “al vedo”. Tanto che la tensione sale. Su L’Arena di ieri la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni dichiarava tra l’altro che il suo partito è favorevole all’autonomia e che può anche sposarsi con il presidenzialismo e che comunque su certe materie come l’energia serve una regia dello Stato centrale. Un tema sul quale il leader di Impegno Civico, Luigi Di Maio, in corsa con il centrosinistra, non fa sconti: «Autonomia? Siamo pronti alle barricate». In pratica, per il ministro e leader di Impegno Civico Luigi Di Maio, l’autonomia creerebbe disparità tra nord e sud. Ma a Meloni che cosa replica la Lega? Lo abbiamo chiesto al segretario federale Matteo Salvini, ieri alla festa della Liga Veneta, a San Giovanni Lupatoto, insieme al presidente della Regione Luca Zaia. «È vero che un’Italia presidenziale e federale rappresenta un futuro di efficienza e velocità», spiega Salvini. «Ma è altrettanto vero che la riforma dell’autonomia sarà possibile già nel primo Consiglio dei ministri perché è già pronta e non prevede modifiche alla Costituzione ma la sua applicazione. Per la riforma presidenziale occorre più tempo, mentre l’autonomia è a portata di mano dopo i no di Pd e 5 Stelle». La linea Ma c’è uno scontro nord-sud, se si arriva all’autonomia? «La Costituzione prevede l’autonomia per tutti», aggiunge Salvini, replicando a Di Maio, «e pensiamo a quanto ne guadagnerebbero i cittadini campani e pugliesi per esempio con la gestione diretta e più efficiente di alcuni servizi come i Beni culturali. Parliamo di un patrimonio ricco e spesso mal gestito dallo Stato centrale. Nessuno avrà un euro in meno, ma semplicemente ci saranno meno sprechi e più efficienza». Due obiettivi Sul fronte di FdI, è giunto ieri in città il senatore Ignazio La Russa, cofondatore di Fratelli d’Italia insieme a Giorgia Meloni e a Guido Crosetto, rilancia la linea della presidente del partito, secondo cui comunque su materie come l’energia serve una regia dello Stato centrale. «Sull’autonomia noi siamo chiarissimi da sempre, noi siamo stati al governo insieme con la Lega. Ribadiamo che l’autonomia sia un grande vantaggio per le regioni, soprattutto quelle, come il Veneto, che sono in grado di sostenerla. Ma è chiaro che va in qualche modo equilibrata con un sistema centrale adeguato e per questo noi la mettiamo insieme al presidenzialismo e sarà la grande riforma della prossima legislatura del centrodestra», spiega La Russa, con i candidati veronesi di FdI Ciro Maschio, coordinatore provinciale, Maddalena Morgante, Matteo Gelmetti, Marco Padovani. In corsa anche Maria Cristina Sandrin, qui, e Gianmarco Mazzi, candidato però nel Padovano. «Ci aspettiamo un grande risultato per l’Italia per tutto il centrodestra», dice La Russa, al Liston 12. «Noi cinque anni fa abbiamo preso il 4,5 per cento e quindi sopra il 20 sarebbe un successo enorme. Poi io spero molto di più del 20, ma non dico nulla per evitare che se arriviamo, che so, al 29, poi si dica che abbiamo perso perché non arriviamo al 30. Io comunque mi auguro che FdI arrivi a essere il primo partito in Italia». La sfida Sul fronte del centrodestra intanto Forza Italia stuzzica FdI. «Per approvare l’autonomia basta una legge ordinaria dello Stato, «mentre introdurre il presidenzialismo comporto una riforma costituzionale. Sono tempo e iter diversi e quindi le due cose non possono diventare merce di scambio», dice Flavio Tosi, capolista alla Camera. «Anche perché», conclude Tosi, «è la stessa Meloni che nell’ottobre 2017, a pochi giorni dal referendum in cui il 98 per cento dei veneti si espressero per l’autonomia, dichiarava di essere contraria alla riforma, che equiparava alla secessione».•.

Enrico Giardini

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