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La resa dei conti

Agsm Aim, via Casali e Vanzo: è rottura fra Verona e Vicenza. Testa nuovo presidente

Passa la revoca dei due nominati dall'amministrazione Sboarina e Tommasi inserisce al loro posto Angela Broglia e Federico Testa
Il sindaco e il presidente Damiano Tommasi a Stefano Casali al loro arrivo in Agsm FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
Il sindaco e il presidente Damiano Tommasi a Stefano Casali al loro arrivo in Agsm FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
Il sindaco e il presidente Damiano Tommasi a Stefano Casali al loro arrivo in Agsm FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI
Il sindaco e il presidente Damiano Tommasi a Stefano Casali al loro arrivo in Agsm FOTOSERVIZIO DI GIORGIO MARCHIORI

Revocati. Con rottura fra Verona e Vicenza. È terminata alle 20 di ieri l’esperienza di Stefano Casali e di Francesca Vanzo nel Consiglio di amministrazione di Agsm Aim, l’azienda veronese e vicentina nata due anni fa.

Stefano Quaglino - che come Casali e Vanzo era stato nominato dall’Amministrazione Sboarina - resta dunque consigliere delegato. E Federico Testa e Angela Broglia sono nominati nuovi consiglieri e Testa sarà il presidente. È l’esito di un’accesa seduta dell’assemblea dei soci, durata cinque ore e mezza, al terzo piano della sede di lungadige Galtarossa. L’assemblea, dove il socio Comune di Verona, che detiene il 61,2 per cento dell’azienda ed era rappresentato dal sindaco Damiano Tommasi, di centrosinistra, mentre Vicenza aveva il collega Francesco Rucco, di centrodestra, a maggioranza ha revocato per “giusta causa” «essendo venuto a mancare il rapporto fiduciario» il presidente Stefano Casali, di Verona Domani, avvocato, e la consigliera Francesca Vanzo, della Lega, ingegnere.

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Deleghe straordinarie e acquisizione Compago

Un voto legato alla vicenda della revoca delle deleghe per operazioni straordinarie a Quaglino per il caso dell’acquisto del 35 per cento della società lombarda Compago Srl, che si occupa di vendita di energia elettrica e di gas. Il voto, che ha visto contrario il Comune di Vicenza, con Rucco, è giunto al termine di una movimentata assemblea dei soci, cominciata alle 14.30, presieduta da Casali e presente il cda - Quaglino compreso - che ha tre consiglieri veronesi e tre vicentini, questi il vicepresidente Gianfranco Vivian, poi Fabio Sebastiano e Anna Massaro.

L’assemblea è seguita a una riunione del solo cda, iniziata alle 14, nella quali i soci hanno appreso, sulla base delle loro richieste che ammontavano a 15 milioni per Vicenza e a 22 per Verona, quali saranno i dividendi ordinari che verranno distribuiti ai soci l’anno prossimo sulla base del bilancio di quest’anno. E questi saranno di 32 milioni, in quota parte, quindi 19 milioni e mezzo a Verona e il resto a Vicenza. E potrebbero aggiungersi dividendi straordinari, come avvenuto l’anno scorso.

Il contratto firmato e le indagini

Mentre era in corso il cda sono saliti in sede Rucco e un po’ più tardi Tommasi, con il suo capo di gabinetto Giuseppe Perini, pure in assemblea. Aria e volti un po’ tirati, conciliaboli, colloqui prima dell’assemblea. All’ordine del giorno, prima della revoca di Casali e Vanzo, anche quella di Quaglino e l’azione di responsabilità verso di lui. Oltre che l’illustrazione, affidata al consigliere Sebastiano, delle relazioni e delle indagini secondo le quali l’operazione Compago, per la quale la controllata Agsm Aim Energia aveva già firmato un contratto; poi il tutto stoppato a fine settembre.

La prima, quella dell’advisor Ref Ricerche Srl, la seconda di Intermonte, altri approfondimenti al professor Stefano Ambrosini, esperto in materia societaria e contrattuale, per la parte legale, al professor Giovanni Caruso dell’Università di Padova per eventuali profili penali. Proprio su questo un primo scontro in assemblea, con Tommasi fermo sul tentare di rinviare l’illustrazione da parte di Sebastiano, ma anche di stralciare la revoca e l’azione di responsabilità verso Quaglino dall’odg, rinviandolo a una prossima assemblea e «all’esame competente del prossimo cda», ma Casali non ha ammesso la modifica all’odg. Pausa alle 15.30, per capire se era possibile evitare che venisse presentata.

Altro nodo era la revoca di Quaglino e l’azione di responsabilità verso di lui, che avevano chiesto Casali e i tre vicentini. La seduta è poi ripresa, ancora su questioni procedurali. Alla fine Sebastiano ha esposto la sua lunga relazione, dalla quale ha fatto emergere che ci sarebbero i presupposti per la revoca di Quaglino non soltanto per l’operazione Compago, ma anche per una questione di consulenze, come rilevato anche dal collegio sindacale e dall’organismo di vigilanza. Momenti di forte tensione, durante l’esposizione, anche da parte di Quaglino. E lo stesso collegio sindacale perorava, in assemblea, la revoca del consigliere delegato e l’azione di responsabilità.

Revoche di Casali e Vanzo, resta Quaglino

I voti sulla revoca di Quaglino e dell’azione di responsabilità hanno visto favorevole Rucco, ma non Tommasi, e quindi come previsto, con Verona in maggioranza, non sono passate. Sono invece passate la revoche di Casali e Vanzo, votate da Tommasi, il quale prima del voto ha illustrato all’assemblea le motivazioni che hanno portato il Comune a compiere la scelta.

«A seguito del venir meno del rapporto fiduciario con il socio di maggioranza Comune di Verona, dopo il rifiuto di un autonomo passo indietro a loro sollecitato», dice il Comune dopo l’assemblea. Sulla revoca e sull’azione di responsabilità di Quaglino Tommasi ha deciso di non procedere nel senso proposto dal cda in quanto non ha ritenuto «di essere stato messo nelle condizioni di valutare attentamente in tutte le sfaccettature e con dovuta perizia l’operato dell’ingegner Quaglino».

Per Rucco, però, come ha detto in assemblea, non ci sono le condizione per la giusta causa della revoca di Casali e Vanzo e questo per lui rischia di esporre l’azienda a danno erariale e a indagini della Corte dei Conti. Pur non essendo nell’odg, Tommasi ha nominato poi consiglieri Federico Testa, professore di economia e gestione delle imprese all’Università di Verona, già vicepresidente di Agsm e presidente di Enea, ex deputato del Pd, e Angela Broglia, professore di economia aziendale a Verona. Nel cda del 13 dicembre, alle 12, Testa sarà nominato presidente di Agsm Aim.•.

Enrico Giardini

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