<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
L'allarme

Agsm-Aim: «Bollette, se la situazione non cambia stop alle rateizzazioni»

La sede di Agsm Aim
La sede di Agsm Aim
La sede di Agsm Aim
La sede di Agsm Aim

Il costo dell’energia è alle stelle. Se ne sono accorti cittadini e imprese con l’arrivo delle ultime bollette, con numeri da capogiro che stanno imponendo misure drastiche di contenimento di spesa e consumi, sia a livello familiare che aziendale.
E sta tenendo strettamente monitorata la situazione, da una posizione di «forte preoccupazione» la stessa Agsm-Aim; la municipalizzata distributrice di energia elettrica e gas, che si trova a comprare un prodotto fino a 10 volte di più caro rispetto all’anno scorso.
Altre municipalizzate - è il caso ad esempio della Dolomiti Energia, multiservizi trentina che opera in tutta Italia - hanno già dichiarato che non potranno più rateizzare le bollette. Pagare a rate spalmando nei mesi i conti da capogiro di luce e gas non è una soluzione ma rappresenta comunque una delle poche ancore di salvezza per dilazionare i costi. Fortunatamente a Verona la situazione è ancora sotto controllo e, ad oggi, chiedere la rateizzazione degli importi in bolletta è ancora possibile. Anzi, «siamo stati tra i primi a promuovere una rete di rateizzazione proprio per venire incontro ai nostri utenti. E continueremo a farlo. La nostra è un’azienda solida, con margini tali che ci permettono di mantenere con le banche canali aperti al credito e dunque anche la possibilità di riscuotere gradualmente», tranquillizza il presidente di Agsm–Aim Stefano Casali, ricordando che «il dato certo è che non stiamo lucrando sulle bollette. Il costo nostro è di circa 80centesimi ad utente, nulla più, e la linea di attenzione sociale è documentata».

 

Leggi anche
Metano alle stelle: stoppare i bus dell'Atv? «Se lo facciamo si blocca la città»

 

È lo stesso Casali, tuttavia, a definire l’attuale un situazione esplosiva e preoccupante. «Nei prossimi otto giorni abbiamo in programma ben due consigli di amministrazione su questa emergenza, insostenibile sul lungo periodo. Se non si troveranno situazioni a livello nazionale e internazionale, sarà l’intero sistema nazionale dell’energia ad andare in default. Non solo le famiglie, non solo le aziende ma il Comune stesso», dichiara allarmato Casali. Del resto, solo per quel che riguarda i costi vivi di gestione degli spazi pubblici, dall’impiantistica sportiva, alle scuole, agli edifici comunali, analizza l’assessore al Bilancio Michele Bertucco, ci sarà un’impennata di almeno 10 milioni di euro.
E la stima, con tutta probabilità, è al ribasso. Ma c’è di più. «A questa voce, dovremmo sommare le risorse aggiuntive che dovremmo stanziare per il sociale, a fronte delle richieste che arriveranno dalle famiglie maggiormente in difficoltà», analizza Bertucco anticipando che i prossimi saranno un autunno e un inverno drammaticamente complessi.
Intanto, il sindaco Damiano Tommasi ha in atto un confronto con l’Agsm/Aim proprio per capire come si può eventualmente intervenire, «valutare che utili potranno essere messi a disposizione del Comune per aiutare privati e imprese: sarà un lavoro prioritario anche per il nuovo consiglio di amministrazione». E chiude: «Inoltre, come enti locali tramite l’Ance, abbiamo chiesto risorse perché le prime avvisaglie delineano una situazione molto pesante».

Ilaria Noro

Suggerimenti