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il via ai lavori

Abeo, quattro mini-appartamenti per i pazienti del reparto di Oncoematologia pediatrica

Finanziati grazie alla raccolta fondi dell'associazione, che supporta le famiglie dei bimbi che soffrono di leucemie e tumori in cura all'ospedale della Donna e del Bambino. Saranno pronti entro un anno e mezzo
Il cantiere in cui sorgeranno i mini-appartamenti: da sinistra Bravi, Nocini, Zaia e Bagnani
Il cantiere in cui sorgeranno i mini-appartamenti: da sinistra Bravi, Nocini, Zaia e Bagnani
Inizio lavori miniappartamenti Abeo (Marchiori)

Servirà circa un anno e mezzo. Poi finalmente i primi bimbi, con le loro famiglie, potranno varcare la soglia dei quattro nuovi alloggi che Abeo, l'Associazione Bambino Emopatico Oncologico, realizzerà grazie alla solidarietà di soci sostenitori, sponsor e alle donazioni di tanti cittadini che da 30 anni a questa parte (Abeo è attiva infatti a Verona dal 1993) hanno sposato la missione e i valori dell'associazione, impegnata a fornire assistenza e supporto alle famiglie dei piccoli pazienti affetti da tumori e leucemie in cura al reparto di Oncoematologia pediatrica dell'ospedale della donna e del bambino dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona.

La cerimonia per il via dei lavori si è svolta questa mattina davanti a Villa Fantelli - Casa Abeo, a pochi metri dall'ospedale della Donna e del Bambino, dove l'associazione, nel 2019, ha trasferito la propria sede, in uno stabile ristrutturato proprio grazie ai fondi raccolti.

Presenti, tra gli altri, il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il prefetto di Verona Donato Cafagna, il direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata Callisto Bravi, il rettore dell'Università di Verona Pierfrancesco Nocini e il direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica dell'Aoui di Verona Simone Cesaro.

Un veneto su cinque fa volontariato

«La malattia di un bambino è sempre un momento di difficoltà, non solo per il piccolo, ma anche per i suoi genitori e la famiglia. Per questo sono grato ad Abeo che dal 1993 si prende cura del bambino oncoematologico, promuovendo iniziative e assistenza sia sotto il profilo della prevenzione sia della diagnosi e del trattamento volto alla riabilitazione e al reinserimento in una vita normale, diritto quest’ultimo da tutelare senza se e senza ma», afferma il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia. «Non è poi un caso che la realtà di Abeo sia nata e cresciuta in Veneto, dove una persona su cinque fa quotidianamente volontariato. Con Casa Abeo ho avuto la conferma della grande generosità del volontariato veneto, un mondo che, come spesso amo ripetere, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo». 

Il governatore Zaia con i bimbi al via dei lavori per gli appartamenti di Abeo
Il governatore Zaia con i bimbi al via dei lavori per gli appartamenti di Abeo

La serata di raccolta fondi in Prefettura

«Si compie oggi un’altra tappa importante del percorso “Casa ABEO” che ha visto anche la Prefettura fornire il suo supporto, promuovendo con la serata di beneficenza Insieme a Natale per un dono prezioso il contributo delle istituzioni, degli operatori economici e dei cittadini veronesi.Tanti gesti di solidarietà operosa che gettano fondamenta, alzano muri, diventano luogo di accoglienza per le famiglie e i bambini assistiti dall’Azienda Ospedaliera di Borgo Trento, un’eccellenza del sistema sanitario che, grazie ad ABEO, si prende cura anche della salute affettiva di chi ha bisogno di sentirsi a casa», ha ricordato il prefetto Donato Cafagna.

«Sempre di più, Abeo è una presenza qualificata e insostituibile per la sanità veronese. Il loro impegno ventennale al fianco della nostra Unità operativa complessa di eccellenza di Oncoematologia pediatrica permette alla nostra Azienda di essere al fianco non solo dei piccoli pazienti ma anche delle loro famiglie», ha aggiunto Callisto Bravi, direttore generale AOUI. «Il valore pubblico della sanità è realizzato anche grazie ad associazioni come Abeo, che permettono alle strutture di raggiungere la più elevata accessibilità degli utenti».

Un terzo dei pazienti con tumori e leucemie in cura a Verona arriva dal resto d'Italia o dall'estero

«La realizzazione di questo progetto “Casa” rappresenta un’importante risultato per Abeo e testimonia la sua continua azione di supporto in favore del reparto di Oncoematologia Pediatrica di Verona e dei bambini di cui si prende cura. Il reparto, di Oncoematologia Pediatrica di Verona, dalla sua fondazione, si è preso carico di 1.158 bambini con malattie oncologiche o ematologiche gravi effettuando dal 2010 ad oggi 180 trapianti di cellule staminali emopoietiche ed ottenendo, per le malattie oncologiche, una percentuale di sopravvivenza dell’87%. Circa il 30% dei pazienti ricoverati sono da fuori provincia o da fuori regione o da paesi extra-Italia», ricorda Simone Cesaro, direttore del reparto. «Il reparto è un centro “hub” della rete oncologica pediatrica veneta ed è accreditato per effettuare i più moderni trattamenti chemioterapici, le terapie biologiche con anticorpi monoclonali, il trapianto di cellule staminali emopoietiche e altre terapie cellulari avanzate. È parte, inoltre, del network italiano dei centri pediatrici di ematologia oncologia pediatrica e del network europeo per il trapianto di cellule staminali emopoietiche. Aggiungo inoltre che questo progetto, come il precedente “Villa Fantelli”, assume un valore sociale importante per la cittadinanza in quanto ABEO ha impegnato importanti risorse economiche per valorizzare e ristrutturare un’aerea ospedaliera di interesse storico ma prima in abbandono”, afferma il Dott. Simone Cesaro, Direttore del Reparto di Oncoematologia Pediatrica.

«Da sempre vicino ad Abeo e alle sue importanti attività di cura e sostegno, non possiamo che plaudire a questa iniziativa complimentandoci con Abeo stessa e con i molti sostenitori e sostenitrici di questa realtà», le parole del Magnifico Rettore dell’Università di Verona Pierfrancesco Nocini, «diventata di strategica e fondamentale importanza per pazienti, familiari, territorio e di grande insegnamento di umanità e civiltà per tutti noi». 

Sentirsi a casa anche lontano da casa

«Chi di noi non ha mai esclamato con gioia, dopo una giornata di duro lavoro o dopo una lunga assenza da casa: finalmente a casa? A tanti bambini ed alle loro famiglie questo è precluso, perché la malattia li priva per lunghi periodi della possibilità di andare casa. L’ospedalizzazione è necessaria per la diagnosi, per le cure ma per quanto si cerchi di umanizzarla sempre più e meglio, resta sempre un’esperienza impegnativa soprattutto per i piccoli pazienti; così è nata l’idea di dare la possibilità a questi bambini e ai loro genitori di avere una casa vicino all’Ospedale, nelle fasi più delicate del percorso di cura. Daremo l’opportunità a coloro che vengono da lontano la possibilità di sentirsi a casa nonostante siano in ospedale, daremo loro il piacere di rincasare e trovare un ambiente caldo ed accogliente dove riassaporare la serenità e l’intimità perduti da tanto tempo.

Villa Fantelli, sede di Abeo: a pochi passi sorgeranno i mini-appartamenti
Villa Fantelli, sede di Abeo: a pochi passi sorgeranno i mini-appartamenti

Crediamo che questa possibilità contribuisca a supportare al meglio l’impegno dei pazienti e dei loro genitori nel percorso di cura e a migliorare la loro qualità di vita durante le cure soprattutto nei pazienti più complessi. Inoltre, la contiguità con Reparto di Oncoematologia Pediatrica rappresenta un fattore di sicurezza per assicurare la continuità assistenziale del paziente o la rapidità in caso di necessità urgenti. La vicinanza a casa Abeo poi, permetterà ai piccoli ammalati di usufruire delle attività ludico-ricreative e del supporto del nostro personale riabilitativo. Questo è un giorno speciale per Abeo, per Verona ma soprattutto per i nostri genitori ed i loro figli ed il merito di tutto ciò va dato ai nostri volontari, ai nostri benefattori, ai nostri sostenitori e a tutti coloro che ci seguono e ci vogliono bene», ha concluso il presidente Abeo Alberto Bagnani.

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