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«Panico» a Palazzo Barbieri

Zelger in Comune senza certificato. «Green pass illegittimo, non mi si impedisca di svolgere il mio mandato»

Il consigliere leghista Alberto Zelger davanti all'ingresso del Comune
Il consigliere leghista Alberto Zelger davanti all'ingresso del Comune
Il consigliere leghista Alberto Zelger davanti all'ingresso del Comune
Il consigliere leghista Alberto Zelger davanti all'ingresso del Comune

No Green pass e no-vax: il consigliere comunale della Lega Alberto Zelger, da tempo in pista con numerose iniziative, dai cortei al sostenere una proposta di legge contro le disposizioni del Governo per combattere la pandemia, alza il tiro. E così nel giorno, ieri, dal quale per entrare nei luoghi di lavoro è obbligatorio esibire il certificato verde di avvenuta vaccinazione anti-Covid o di tampone effettuato, Zelger ha creato scompiglio a Palazzo Barbieri.

Nella tarda mattinata il consigliere leghista è entrato in municipio dall’ingresso dipendenti, lato piazzetta Municipio, verso l’Arena. A quel punto gli operatori comunali gli hanno chiesto di esibire il Green pass, come da disposizione inviata dagli Affari generali. Secondo la quale, sulla base della normativa, per accedere alle sedi comunali anche gli amministratori sono tenuti a esibire il certificato verde. «Ma io non ce l’ho e lo considero illegittimo, per un consigliere comunale», ha detto Zelger, irremovibile. Come irremovibili sono stati gli operatori. Dopo qualche minuto, comunque, Zelger ha lo stesso detto di voler entrare per andare nell’ufficio del gruppo della Lega, al primo piano dell’emiciclo. E poi lo ha fatto.

«Sono entrato nell’ufficio della Lega, il luogo in cui svolgo il mio mandato di consigliere comunale», ha commentato Zelger, «il che non può essermi impedito. Così come non può essermi impedito di partecipare alle riunioni in presenza, nel caso che mi venga chiesto di venire in Comune a fare un Consiglio comunale, rispettando la distanza di sicurezza. Peraltro in sala Gozzi non garantita e quindi non ci entro».

Intanto, una nota dell’Amministrazione riporta i dati del primo giorno dall’entrata in vigore del Green pass obbligatorio nelle sedi comunali. L’attenzione principale era rivolta ai servizi essenziali, ad alto impatto con il pubblico e gli utenti, cioè scuole, Anagrafe, Servizi sociali e Polizia locale. «Ieri in nidi, scuole e sportelli pubblici, su 648 dipendenti solo 28 - di cui 18 educatrici - hanno aderito allo sciopero generale, mentre nella Polizia locale le assenze registrate sono state otto fra sciopero e Green pass. Tutto regolare invece per quanto riguarda i Servizi sociali».

Il Comune, lo ricordiamo, conta 2.001 dipendenti, suddivisi in 50 sedi tra Palazzo Barbieri e gli uffici decentrati, comprese circoscrizioni e sportelli. La Polizia locale conta in servizio 300 agenti, l’Anagrafe 110 addetti, i Servizi sociali 72 assistenti sociali. «I servizi comunali agli utenti non sono stati a rischio, perché i numeri delle astensioni sono stati contenuti», commenta il sindaco Federico Sboarina. «Siamo soddisfatti per come è partita la macchina dei controlli nel primo giorno di obbligo di Green pass. La situazione sarà comunque sempre monitorata, in modo da intervenire tempestivamente ed evitare disservizi ai cittadini».

 

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Enrico Giardini

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