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Zaia: «Valpolicella
sarà patrimonio
dell’umanità»

Il presidente del Veneto Luca Zaia ieri a Vinitaly
Il presidente del Veneto Luca Zaia ieri a Vinitaly
Il presidente del Veneto Luca Zaia ieri a Vinitaly
Il presidente del Veneto Luca Zaia ieri a Vinitaly

«Ringrazio di cuore il ministro Martina perchè si è speso personalmente per la candidatura nazionale delle colline del Prosecco a patrimonio dell’umanità Unesco. Ma ora, in atteso del pronunciamento dell’Unesco di Parigi, la Regione Veneto vuole lavorare a fianco del Ministero per predisporre un ulteriore dossier: dopo la candidatura delle terre del Prosecco, che mi auguro sia realtà nel 2018, ora dobbiamo pensare a candidare anche la Valpolicella nella liste dei patrimoni mondiali».

È il nuovo traguardo lanciato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia inaugurando il Vinitaly, insieme al ministro Maurizio Martina e al commissario europeo Phil Hogan. «Dopo le Langhe e le Colline di Conegliano e Valdobbiadene, è giunto il momento di pensare a candidare anche le colline veronesi della Valpolicella», ha detto Zaia. «I territori del vino sono un grande biglietto da visita del nostro Paese da spendere nel mondo».

Il salone internazionale dei vini ha sede storica a Verona, ha ricordato Zaia, «perchè il Veneto è la prima regione produttrice di vini in Italia, con oltre 10 milioni di ettolitri, 22 mila addetti, 30 mila aziende e 86 mila ettari. Questo grande vigneto, frutto del lavoro operoso dei nostri produttori, esporta oltre il 35 per cento dell’export nazionale e vale due miliardi di euro. Il Veneto è il quarto esportatore di vini a livello mondiale».

Dal palcoscenico mondiale del Vinitaly Zaia ha guardato alle prossime sfide che attendono il settore. «La prima è quella della burocrazia», ha premesso il presidente del Veneto. «I nostri agricoltori lamentano almeno una settantina di adempimenti tra il primo colpo di zappa e la prima bottiglia di vino stappata. Spero che il ministro Martina ponga attenzione al problema e che il commissario europeo Hogan abbia qualche buona notizia da darci».

L’alta grande sfida è quella ambientale, ha proseguito Zaia, «della certificazione del prodotto e del vigneto. In Veneto ci sono già esperienze virtuose di autoregolamentazione, come la Doc del Prosecco, che ha deciso di non utilizzare più tre presidi chimici tradizionali».

A margine degli appuntamenti ufficiali, Zaia non si sottrae ad alcune considerazioni sulle elezioni amministrative in città del prossimo 11 giugno. «Sarà una bella sfida, noi sosteniamo convintamente Federico Sboarina. Ovviamente la nostra squadra è convinta e motivata, soprattutto all’interno di un centro destra che oggi si presenta unito». Rammarico per la mancata candidatura di un leghista? «Come si dice, alla fine bisogna trovare la quadra, ed è stata trovata così: la cosa importante è che la squadra sia motivata, ma invito i veronesi a partecipare agli incontri, per capire qual è il nostro programma di governo per questa città».

Ma in Forza Italia qualche malumore c’è... «Le turbolenze in volo sono una cosa normale, l’importante è che l’aereo non scenda in continuazione per far scendere qualcuno e, soprattutto, che arrivi alla meta... Aggiungo che con Forza Italia in Regione governiamo bene e, dal 2010, i risultati della nostra amministrazione sono sotto gli occhi di tutti».

Zaia, infine, dà appuntamento al 25 aprile, con Salvini. «Sarà una giornata di festa delle famiglie per parlare sui temi della sicurezza e della legittima difesa».E.S.

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