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Zaia: «Aumento casi?
Per via dei tamponi
Punto a 20mila al dì» 

Zaia punto stampa
Zaia punto stampa
Il punto stampa di Zaia del 10 aprile

Zaia in diretta commenta il report regionale per la situazione coronavirus.

 

"In Veneto sono stati eseguiti finora 180.700 tamponi e i casi positivi stanno aumentando, fino agli oltre 13 mila di oggi man mano che si processano i tamponi fermi in magazzino per la disponibilità di reagenti. Tra ieri e la scorsa notte  sono stati processati 3.000 tamponi, per cui è il minimo che aumentino i positivi. Questo è l’unico che permette di certificare la diagnosi di Coronavirus, mentre gli altri servono per lo screening. Il nostro obiettivo è di arrivare a processare 20 mila tamponi al giorno mettendo in linea le Microbiologie regionali".

 

 

"Su 9.887 medici, 6.400 hanno fatto il tampone: 127, ovvero l'1,3%, sono  risultati positivi. Tra i medici di medicina generale l'1,4 per cento positivo (64% tamponi), gli infermieri (66% tamponi) positivi 1,69% 413 perone su 24.400 infermieri"

 

"Dobbiamo prendere atto che il progetto di chiusura graduale ha funzionato e quindi credo che anche la riapertura graduale possa funzionare. Il governo dice che dal 3 maggio si riapre tutto, ma io continuo a dire che se non si liberalizza la vendita, ritirando l'ordinanza di sequestro delle mascherine, le imprese non riusciranno ad acquistarle".

 

"Dal punto di vista scientifico prendiamo atto che non siamo in lockdown perché la politica della deroga attraverso i prefetti ha riaperto tante aziende. Allora dico, perché prima del 3 maggio non facciamo delle aperture mirate, un pacchetto di imprese con le quali sperimentare determinate modalità? Il sentore è che stasera, massimo domani il governo approvi il nuovo dpcm"

 

"Cosa serve per il dopo? Cura da cavallo Italia, non solo Cura Italia". 

"La vera misura sanificatoria per le nostre imprese sarà riaprire"

"Elezioni? A ottobre c'è rischio di un ritorno del virus, ribadisco che secondo me è meglio votare a giugno. I governatori dicono che prima si va a votare meglio è. Punto. Siamo convinti che si possa valutare, e spero che il Capo dello Stato e il Governo valutino, l’opportunità di una sessione estiva per fine giugno. A oggi la finestra di legge prevede una finestra tra il 15 ottobre e il 15 dicembre, che è rischiosissima per un possibile ritorno del Coronavirus. Se si aprirà il 3 maggio sarà difficilissimo andare a votare a giugno e dire alla gente che si farà una proroga di sei mesi".

 

 

"Sulle case di riposo dico che è corretto in paese democratico e civile che chi ha dubbi li possa chiarire con la magistratura. Noi dobbiamo finire questo percorso, nessuno sposta nulla, ci sono fatture sugli acquisiti, i dati sui prestatori d’opera, sugli ospiti. Verrà messo in fila tutto e chi si sente danneggiato può chiederlo. Non lo dico per sfidare nessuno, ma in un periodo come questo se qualcuno vuole andare avanti penso sia giusto che vada pure dal magistrato. È una tragedia che l’umanità vive ogni 2-300 anni. Non voglio accampare giustificazioni, ma faccio parte di quelli per cui i medici devono essere aiutati, non si può pensare che al di là del parcheggio dell’ospedale ci sia il banchetto degli avvocati per le cause. Sarò sempre schierato dalla parte dei medici. Al di là di alcuni casi eclatanti, uno su un milione  i medici e gli operatori sono in prima linea»

 

"30.528 persone hanno donato oltre 32milioni di euro. Poi abbiamo altri 12 milioni di euro che stiamo raccogliendo con altri donatori"

 

 

 

Salgono a 13.421, 335 in più rispetto alla rilevazione del pomeriggio di ieri, i contagiati da Coronavirus in Veneto. Lo riferisce il bollettino regionale. Sono invece invariati (1.521) i pazienti ricoverati in ospedale, mentre diminuiscono di una unità (257) i pazienti in terapia intensiva. I dimessi sono 1.525. I casi attualmente positivi sono 10.647; 793 sono i deceduti (+9), dei quali 713 in ospedale. I negativizzati sono 1.981. Le persone in isolamento domiciliare (il dato è riferito alle ore 20.00 di ieri) sono 18.567. Invariati infine i dati degli ospedali di comunità, dove sono presenti 147 pazienti, con 48 dimessi e 13 deceduti.

 

 

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