Dopo l'intervista («era una provocazione per denunciare il clima fascista che c'è in città») del nostro giornale all'autore del volantino sulla «palestra fascista» che aveva provocato polemiche a livello locale e nazionale, arrivano le prime reazioni.
In particolare il sindaco Sboarina, al quale il Pd aveva chiesto una presa di posizione, scrive su Facebook: «La sinistra veronese non perde il vizio. Ancora una volta con scellerato tempismo ha gettato fango sulla nostra città, facendo strumentalmente da amplificatore a una ‘bufala’ di cattivo gusto. Il bene di Verona si fa con l’amministrazione seria e non con una bassa politica fatta di attacchi pretestuosi e senza fondamento. Adesso almeno chiedano scusa a tutti i veronesi».
Caustico il commento del consigliere comunale del Partito Democratico Federico Benini: «Ma Sboarina per non dare alibi a quelli che secondo lui “screditano la città” non può semplicemente dire: “IO SONO ANTIFASCISTA”?»