AGGIORNAMENTO ORE 11 DEL 3 MARZO
Sono saliti stamane a 307 i casi confermati di Coronavirus in Veneto, 16 in più rispetto al bilancio di ieri sera. Lo rende noto la Regione Veneto. I pazienti ricoverati sono complessivamente 68, mentre rimangono 2 i decessi legati al virus. Dei casi nuovi accertati, 9 riguardano Padova, 3 Verona, 2 Vicenza, 1 rispettivamente Belluno e Rovigo.
Sempre due, a Verona, le persone ricoverate a Borgo Roma, ora ce n'è una anche all'ospedale di Legnago: nessuno di loro è in terapia intensiva.
AGGIORNAMENTO ORE 8 DEL 2 MARZO
Secondo il nuovo bollettino regionale delle 6 di questa mattina, è salito a 8 il numero di casi nel veronese: restano due invece i ricoverati. Si tratta quindi di altre quattro persone, presumibilmente, asintomatiche.
Secondo il bollettino regionale sono 273 i contagi registrati complessivamente nel Veneto (8 in più rispetto alle 17 di ieri): due i deceduti.
I ricoverati sono in totale 67 in tutta la Regione (+3 rispetto ieri), due all'azienda ospedaliera universitaria di Verona, 28 a Padova (+ 3 casi rispetto a ieri), 20 a Treviso, 8 a Mestre, 8 a Venezia e uno a Mirano. 14 sono in terapia intensiva.
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Quattro casi di positività al Coronavirus tra Verona e provincia. La cifra è quella dell’ultimo bollettino ufficiale diffuso dalla regione Veneto ieri pomeriggio.
I primi due contagi registrati a Verona sono un cinquantenne che lavora in ospedale e un venticinquenne residente a Verona, indiano di nascita. Il medico è asintomatico, sta bene. In giornata poi sono stati accertati altri due casi, che sono in isolamento a casa loro. Nessuno di loro era stato in Cina.
Poi c’è un'altra vicenda che ieri ha suscitato preoccupazione, è quello di una veronese, cinquantenne, ricoverata a Legnago, in Malattie infettive. La paziente è arrivata la notte tra sabato e domenica in ospedale con complicazioni polmonari. Lei abita in un comune della Bassa Veronese. E si attendono gli esiti degli accertamenti, con i campioni inviati allo Spallanzani. Quindi per ora questo caso non è certo.
Il giovane straniero, ha febbre alta e per questo si era recato in ospedale ed è stato ricoverato nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Borgo Roma.
«Le persone stanno bene, non sono in terapia intensiva, bensì in reparto. Non c'è motivo di allarmarsi, la situazione è sotto controllo», ha detto il direttore generale dell'azienda ospedaliera universitaria di Verona, Francesco Cobello, «sono scattati i protocolli sanitari di sicurezza». Ed ora si tratta di andare a ritroso per verificare con chi i quattro siano entrati in contatto. Ma mentre per il medico è relativamente semplice, molto più complicato è per gli altri pazienti. Comunque anche per i familiari dei soggetti positivi è stata disposta la quarantena a casa in attesa di eventuali sviluppi.
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