Decine di ragazzine ogni sera si vendono sulle nostre strade. Hanno meno di 18 anni, spesso arrivano dalla Nigeria con il miraggio di un paradiso terrestre e trovano l’inferno. I vescovi del Triveneto, e con loro qualche centinaio di persone, hanno sfilato ieri sera per le vie del centro, con loro il patriarca di Venezia, per chiedere che il reato di sfruttamento di queste ragazze diventi un crimine contro l’umanità e per sensibilizzare i nostri politici. La serata è stata voluta dalla Comunità papa Giovanni XXIII.
«Mi domando come possa un essere umano arrivare tanto in basso tanto», ha detto il vescovo monsignor Zenti, riferendosi ai clienti. «Tra l’altro in una città che è culla di cultura. Dobbiamo fermare questa vergogna, facciamo appello alle nostre istituzioni».
Rinnovata quindi la richiesta ai magistrati di applicare l’articolo 600 bis del Codice penale che punisce con condanne da uno a 6 anni di reclusione chiunque commetta atti sessuali nei confronti di minorenni.