Il Museo dell’arte del ricamo don Mazza apre le porte alla manifestazione «Verona Tessile». Si fa conoscere con visite guidate da giovedì 25 aprile a domenica 28, anche attraverso laboratori dimostrativi. La tradizione di ieri per l’ispirazione di oggi. È il messaggio che il piccolo Museo del Ricamo, una mostra permanente all’interno dell’Istituto femminile don Nicola Mazza (via Nicola Mazza, 14), vuole trasmettere «al vasto pubblico dei cultori dell’artigianato di ricamo e cucito, e più in generale, degli estimatori della creatività». L’iniziativa apre le porte del Museo e si rivela un viaggio nella Verona dell’Ottocento: uno scorcio di storia, di vita sociale ed economica. Giovedì 25 aprile, dalle 14.30 alle 17.30, ricamo con Elisabetta Sforza. Alla mattina, dalle 10 alle 12.30, e nel pomeriggio, dalle 14.30 alle 17.30, con replica domenica 28 aprile nei medesimi orari, si tiene il corso e dimostrazione di Rete mondano, con ricamo a punto e rete e rammendo, con Maria Cazzador. Venerdì 26 aprile, dalle 10 alle 13, dimostrazione di cardatura e filatura di seta, cashmere, altre fibre animali e vegetali con Giulia Bisoffi. Saranno esposti campionati di filati colorati con tinture naturali. Sabato 27, dalle 10 alle 13 e dalle 14.30 alle 17.30, filatura e spiegazione dell’utilizzo di colori naturali, non chimici, con Cristina Ferrarini, allevatrice della pecora brogna. Sabato e domenica, sarà presente Paola Frattaroli che illustrerà le tecniche di tessitura attraverso un telaio a pedali, montato in una delle sale del museo. Durante la giornata e con replica domenica 28 saranno presentati anche gli studi sulla coperta di boutis ritrovata in un baule nel convento delle Suore di Santa Elisabetta, monache di clausura. La coperta è affidata a Gaetano Zanotto, coordinatore del Gruppo Giovani di Povegliano veronese. A guidare i visitatori nel museo sarà Teresa Zaja. Nei giorni di apertura saranno presenti anche Anita Mosole, Annamaria Zampini e Renza Tubini. Informazioni all’indirizzo mail: teresazaja@gmail.com.