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Verona si mobilita Una cabina di regia per aiutare i profughi

Il grande esodo Una bimba ucraina in fuga dal suo paese, s’è portata in Italia il suo pelouche
Il grande esodo Una bimba ucraina in fuga dal suo paese, s’è portata in Italia il suo pelouche
Il grande esodo Una bimba ucraina in fuga dal suo paese, s’è portata in Italia il suo pelouche
Il grande esodo Una bimba ucraina in fuga dal suo paese, s’è portata in Italia il suo pelouche

Unire gli sforzi, coordinarli, affinchè tanta generosità sia incanalata in un unico senso e possa davvero fare la differenza sia per chi dall’Ucraina deve fuggire che per chi ha deciso invece di restare. I bombardamenti ad un popolo così vicino a noi ha suscitato una forte ondata emotiva e sono tantissime le persone che vogliono donare, aiutare, mettersi a disposizione. Ma non bisogna farsi travolgere dalle emozioni, è necessario essere razionali, soltanto così si può aiutare senza sprechi e certi che ogni cosa donata vada a destinazione. Ieri mattina, il sindaco Federico Sboarina e l’assessore ai servizi sociali hanno tenuto una conferenza stampa per illustrare, attraverso i media, quello che Verona sta facendo. Sono stati resi noti una mail ed un numero verde. Questi i riferimenti: veronaperucraina@comune.verona.it e il numero verde 800085570 Il numero è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13. Al Quadrante Europa Inoltre il sindaco Sboarina ha annunciato che il Quadrante Europa potrebbe ospitare un hangar dove depositare tutta la merce che poi deve essere spostati in Ucraina: «Non si tratta di aiutare soltanto chi scappa dalla guerra ed arriva nel nostro Paese, dobbiamo aiutare anche chi deve o ha deciso di restare in patria. Auspico che la crisi internazionale, i bombardamenti finiscano quanto prima, ma la crisi umanitaria, anche se la guerra si ferma, resta. E dobbiamo prepararci ad un’ondata di profughi nei prossimi mesi». «Non sappiamo ancora quante persone arriveranno. Qui a Verona, per ora abbiamo soltanto la mamma di una signora che fa la badante», ha spiegato l’assessore ai servizi sociali Daniela Maellare, «queste persone il primo contatto ce l’hanno con i familiari. Arrivano alla spicciolata, quasi sempre in auto. Difficile fare previsioni, quello che è certo è che abbiamo a disposizione degli alloggi. Poi sarà necessario capire quale status verrà loro assegnato». Già, perchè le ragioni del cuore, spesso si scontrano con la burocrazia. Se a queste persone in fuga da una guerra non verrà riconosciuto l’inserimento nel programma Sai, per l’asilo a chi ha la vita in pericolo, sarà complicato poter investire risorse su di loro. E c’è anche un altro grosso problema, molti di questi sfollati non sono stati vaccinati, oppure lo sono con Sputnik. E questo tipo di vaccino non era riconosciuto in Italia, quindi a problema si somma problema. Il nodo centrale «Il Quadrante Europa, forte della sua posizione logistica e della solidità strutturale, potrebbe diventare il punto di raccolta nazionale in cui convogliare i beni di prima necessità da inviare in Ucraina e nei Paesi confinanti, come Polonia e Romania». È questo la sintesi della telefonata fra il sindaco Federico Sboarina e l’ambasciatore ucraino a Roma Yaroslav Melnyk attraverso l'onorevole Adolfo Urso, per comunicargli la massima disponibilità per questi aspetti logistici, a prescindere dall'evolversi della situazione nelle prossime ore, visto che l'emergenza umanitaria in corso sta assumendo dimensioni immense. Il polo logistico potrebbe occuparsi di medicine, cibo e beni di prima necessità. Al Quadrante Europa c'è infatti il capannone utilizzato dalla Protezione civile, che è in attesa di disposizioni. Le raccolte fondi In queste ore la Caritas Diocesana Veronese ha avviato una raccolta fondi per la fornitura di beni di prima necessità agli organismi pastorali e umanitari delle chiese locali e supporterà tutte le Caritas internazionali impegnate a favore dei profughi. È possibile contribuire facendo una donazione con bonifico bancario a Associazione di carità San Zeno onlus iban: IT 40 Z 05018 11700 000017091380 con causale: Emergenza Ucraina. Oppure con un bollettino postale Associazione di carità San Zeno onlus conto corrente postale: 001006070856 Maggiori informazioni al numero 045/2379300 o tramite mail segreteria@caritas.vr.it o donazioni@caritas.vr.it. L’accoglienza Il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità un decreto con le misure per l'accoglienza dei profughi, tra cui la possibilità di accoglierli nei Cas, centri di accoglienza straordinaria, anche indipendentemente dal fatto che abbiano presentato domanda di protezione internazionale. Nel dettaglio, è previsto un incremento di 13 mila posti dei centri straordinari che potranno essere attivati dai prefetti (Cas)e un potenziamento di ulteriori 3.000 posti del sistema di accoglienza e integrazione (Sai). Inoltre, è istituito un apposito Fondo da 500mila euro per finanziare misure di sostegno per studenti, ricercatori e docenti ucraini affinché possano svolgere le proprie attività presso università, istituzioni per l'alta formazione artistica, musicale e coreutica ed enti di ricerca italiani. La cabina di regia «È stata organizzata una cabina di regia trasversale tra Comune, Caritas, San Vincenzo e Don Calabria per gestire in maniera coordinata ogni aspetto operativo, dall’ospitalità alla raccolta di vestiti e beni di prima necessità, oltre alle misure per l'integrazione scolastica dei piccoli profughi. Per gestire al meglio la situazione, sono già attivi alcuni servizi dedicati all’assistenza burocratica e sanitaria», ha detto Sboarina. Oltre agli alloggi che verranno messi a disposizione dalle associazioni caritatevoli cittadine, si aggiungono le strutture comunali. Sono stati individuati spazi e appartamenti da utilizzare per i bisogni immediati e soprattutto per chi si muove singolarmente. L'accoglienza degli arrivi attraverso i canali umanitari è infatti disposta dal Viminale attraverso i prefetti e i centri di accoglienza. Ci si può rivolgere all’Ufficio di Accoglienza Cir Rifugiati del Comune in largo Divisione Pasubio dalle 10 alle 12, dal lunedì al venerdì, tel 045 8077824.•.

Alessandra Vaccari

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