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Veneto e indipendenza:
in 300 a Montegrotto

Veneto, un referendum su Internet rilancia l'istanza indipendentista
Veneto, un referendum su Internet rilancia l'istanza indipendentista
Veneto, un referendum su Internet rilancia l'istanza indipendentista
Veneto, un referendum su Internet rilancia l'istanza indipendentista

PADOVA. Circa 2-300 i partecipanti stamane a Montegrotto (Padova) alla prima convention del movimento venetista ’Plebisicito.eù, che la scorsa settimana aveva annunciato d’aver raccolto 2,3 milioni di voti online nel referendum per l’indipendenza della regione.
Con il leader Gianluca Busato erano presenti gli altri componenti della «delegazione dei 10» che sta predisponendo la road-map per arrivare all’indipendenza - decreti di esenzione fiscale, tavoli di trattativa con le autorità italiane - in vista dell’assemblea costituente della «Repubblica Veneta», ancora non fissata. Molti i simpatizzanti muniti di bandiere con il Leone di San Marco e i curiosi verso il movimento indipendentista veneto che, al di là della querelle sulla verifica dei voti, si è conquistato in poche settimane la scena mediatica.
Nella riunione di oggi Busato ha anticipato che nel decreto di esenzione fiscale allo studio per la sognata «Repubblica Veneta» vi sarà una aliquota massima del 20% per imprese e persone fisiche, ed un limite no-tax a 15mila euro. Confermato anche l’appoggio che «Plebisicito» vuole dare ad altri gruppi separatisti per l’indizione di analoghi referendum in Sicilia, Sardegna, Friuli-Venezia Giulia.
Intanto si scaldano i motori anche nelle sedi istituzionali: martedì in Consiglio regionale la commissione affari istituzionali dovrà esprimersi sulle due proposte di legge per l’indizione di referendum formali su indipendenza o autonomia del Veneto. Il primo quesito, sostenuto dalla Lega e dallo stesso governatore Zaia, prevede proprio che i veneti siano chiamati a esprimersi sulla costituzione di un Veneto indipendente dall’Italia - cosa questa vietata dalla Costituzione - mentre un secondo referendum, presentato dai consiglieri confluiti dall’ex Pdl nell’Ncd, sostiene il progetto di un Veneto con maggiori forme di autonomia amministrativa e fiscale.

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