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Approvata la mozione

Una via a Gaber,
dal Consiglio l'ok
all'idea di Benini

Approvata la mozione
Federico Benini e la sua mozione su Gaber
Federico Benini e la sua mozione su Gaber
Federico Benini e la sua mozione su Gaber
Federico Benini e la sua mozione su Gaber

«Ma cos'è la destra cos'è la sinistra...», cantava Giorgio Gaber nel 1994. E ieri sera, un consigliere che all'epoca dell'uscita dell'album «E pensare che c'era il pensiero» andava ancora all'asilo, ha ottenuto il via libera dal Consiglio alla proposta di dedicare una via o una piazza al Signor G.

 

La mozione 418 a firma Federico Benini, esponente trentenne del Pd scaligero, è stata depositata lo scorso giugno ma solo ieri sera è stata votata e approvata dall'aula. «A 17 anni dalla sua scomparsa Verona non aveva ancora una via o una piazza intitolata a una delle figure più eclettiche del secolo scorso», dice Benini. «Giorgio Gaber, infatti, non è solo stato uno dei cantautori più influenti del ‘900, che con ironia e sagacia ha saputo descrivere i cambiamenti della società, il rapporto tra singolo e massa, tra dominati e dominatori, ma è anche l’inventore del “teatro canzone” uno stile teatrale in cui la prosa diventa musica e viceversa, un modo per arrivare direttamente al cuore dello spettatore catturando la sua attenzione con una commistione tra teatro e musicalità».

 

Secondo quanto riporta Benini, sarebbe già stato contattato il presidente della fondazione culturale Giorgio Gaber che avrebbe espresso profonda soddisfazione a nome suo e della famiglia Gaber. «Rilancio un messaggio che Gaber ha voluto dare agli Italiani e che io penso debba essere valido per tutti i politici, una sorta di elogio alla sensibilità: "L’appartenenza non è un insieme casuale di persone non è il consenso a un’apparente aggregazione l’appartenenza è avere gli altri dentro di sé"». 

 

Una votazione, quella di ieri a Palazzo Barbieri, che arriva mentre ancora non si sono placate le polemiche sull'ok all'intitolazione a una via ad Almirante. E intanto il Signor G., nel cuore di molti veronesi, continua a cantare: «L'ideologia, l'ideologia, malgrado tutto credo ancora che ci sia. È il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché con la scusa di un contrasto che non c'è. Se c'è chissà dov'è, se c'é chissà dov'é».

Giorgia Cozzolino

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