Precise rilevazioni meteo per il centro città, maggior accuratezza nelle previsioni e possibilità di studio dei microclimi e delle isole urbane di calore. A fornire tutte queste informazioni è la nuova stazione meteo installata sui tetti, in prossimità della Gran Guardia che, da qualche settimana, registra valore delle precipitazioni, intensità e direzione del vento, temperature giornaliere (minima, massima, media) e pressione atmosferica. Questi dati meteorologici sono specifici e precisi per la città, rispetto agli attuali acquisiti dalla stazione meteo posta nei pressi di Villafranca.
Le rilevazioni sono già disponibili per cittadini, studiosi e turisti. In più, con la nuova centralina può proseguire la raccolta di dati meteorologici, che è una tra le più complete e antiche d’Italia. La serie storica ha avuto inizio nel ‘700 ed è conservata all’Accademia di Lettere e Agricoltura. La stazione meteo è stata installata grazie al contributo di Agsm, al supporto del Settore Informatica del Comune, che ha realizzato la connessione Internet per garantire la trasmissione in tempo reale a cura dell’associazione Estremi di Meteo 4. Il patto di sussidiarietà siglato tra questi tre soggetti prevede, prossimamente, l’installazione di una seconda stazione, in borgo Roma. L’obiettivo è la raccolta, la storicizzazione e la condivisione dei valori meteo registrati nel territorio comunale.
I valori del centro città si possono controllare, in tempo reale, dalla pagina http://www.meteo4.com/stazioni/rete/dati/verona_centro/
Hanno presentato il progetto l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala e il presidente dell’associazione Estremi di meteo4 Paolo Donà. “La stazione meteo – ha detto l’assessore Segala – è dedicata a Emilio Bellavite, l’ultimo meteorologo che ha raccolto i dati di Verona centro. Grazie all’installazione di questa centralina colmiamo un gap e proseguiamo il lavoro di studiosi e appassionati che, fin dal 1700, si sono succeduti nel monitorare i parametri meteorologici della città. In questi anni, infatti, i dati meteo di Verona erano rilevati, in realtà, nei pressi di Villafranca".