Per due giorni gli studenti si sono rifiutati di entrare in classe ed è dovuta intervenire la psicologa dell’Osservatorio sul disagio giovanile dell'Ufficio scolastico territoriale. Ieri pomeriggio sono arrivate anche le assistenti sociali del Comune, già allertate prima di Pasqua.
A creare il disagio è - probabilmente inconsapevole - uno studente di quasi vent’anni, ripetente, con non diagnosticati problemi psichiatrici, ma con un comportamento che avrebbe bisogno d’essere approfondito da uno specialista.
Nel periodo prima di Pasqua, il giovane era stato sospeso per una quindicina di giorni. E mercoledì, alla ripresa delle lezioni era in classe: bestemmiava e parlava da solo. Le ragazze hanno paura. Ma anche le bidelle.
Durante il consiglio di classe, la madre del ragazzo è stata ascoltata dai rappresentanti dei genitori, dagli insegnanti. E anche lei ha ammesso che il figlio ha problemi, che lo trova spesso davanti al televisore che parla da solo. Ma si rifiuta di andare da un medico. Ed essendo maggiorenne non lo si può portare di forza.