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Preoccupazione per la Fase2

Traffico come prima
del Covid, da lunedì
«allarme rosso»

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Traffico in via Torbido
Traffico in via Torbido
Traffico in via Torbido
Traffico in via Torbido

Ieri in città, circolavano tante auto quante lunedì 24 febbraio, giorno di scuole chiuse per carnevale, ma con tutte le attività economiche e commerciali aperte. In pratica, il traffico veicolare è tornato agli stessi livelli del periodo invernale, ma con la differenza che adesso negozi, bar e ristoranti sono ancora chiusi.

 

A confermarlo i dati della Centrale operativa del Traffico del Comune che prende come campione di riferimento i mezzi in transito su via Torbido. Infatti, se nella giornata di lunedì 24 febbraio, il numero di veicoli in ingresso in città erano stati 16.736, ieri martedì 12 maggio, le auto registrate sono state 16.553.

 

Proprio in previsione della ripartenza, l’assessore a Viabilità e Traffico Luca Zanotto ha redatto il Piano per la Mobilità di Emergenza che ha l’obiettivo di sostenere e favorire gli spostamenti con mezzi alternativi, per limitare l’impatto sulle strade delle auto private. Non a caso, dall’inizio della Fase 2, l’aumento del traffico veicolare è stato costante. Lunedì 4 maggio, primo giorno della Fase 2, i mezzi registrati in ingresso da via Torbido erano 11.249, mentre lunedì 11 maggio sono stati 15.311. In vista della riapertura di tutte le attività, a preoccupare sono soprattutto le ore di punta della mattina e della sera, visto che a causa dell’emergenza sanitaria i mezzi pubblici devono fare i conti con una ridotta capacità di trasporto.

 

«In vista della prossima settimana – dice l’assessore a Viabilità e Traffico Luca Zanotto – potrebbe scattare l’allarme rosso per il traffico, che siamo impegnati a scongiurare grazie all’applicazione del Pme e al lavoro della Centrale del Traffico già attiva nella gestione degli oltre 200 semafori intelligenti, in modo da adeguare i tempi alle variazioni dei flussi in transito. Martedì prossimo mi incontrerò con molti mobility manager di aziende veronesi e li inviterò a consolidare pratiche virtuose, come lo smart working e la possibilità di utilizzare orari di lavoro il più flessibili possibile».

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