«Nei miei dieci anni da sindaco, dal 2007 al 2017, il Comune di Verona è diventato il quarto pagatore più veloce d’Italia e salda le fatture ai privati entro 15 giorni. Il territorio è diventato il terzo polo turistico del Paese. Abbiamo creato migliaia di posti di lavoro in più anche grazie alla riqualificazione di alcune zone degradate. A Verona sono state aggiunte 250 telecamere ed è una delle città più sicure d'Italia. Non sono io a dirlo: lo hanno certificato tutte le statistiche. Ora mi candido per esportare il modello Verona in tutta Italia».
Lo ha dichiarato Flavio Tosi, candidato al collegio plurinominale del Senato a Verona, Padova e Vicenza, durante la presentazione ufficiale della sua candidatura a Verona. «Mai forse come in queste elezioni conterà la persona» ha aggiunto Tosi. «Il Paese ha bisogno di governanti che abbiano dimostrato coi fatti di sapere amministrare e di assumersi responsabilità. Le sparate elettorali servono solo a buttare fumo negli occhi ai cittadini e incentivano la sfiducia e l'astensionismo. È essenziale ridurre le tasse, ma bisogna farlo con proposte credibili: io propongo un tetto massimo alla pressione fiscale da inserire in Costituzione, e come soglia di partenza ritengo che il 23% avanzato da Berlusconi sia sensato.
Se invece in troppi continuano con la gara a chi promette di più, tra 30 giorni qualcuno giurerà che cancellerà totalmente la tassazione e restituirà pure qualcosa indietro. Propongo la “fattura fiscalmente nulla” perché gli imprenditori non possono continuare a pagare imposte su compensi virtuali che forse non incasseranno mai: prima ricevo i soldi per il lavoro svolto e poi verso la mia parte allo Stato. Chiedo il pugno di ferro nei confronti di chi delinque: basta criminali a piede libero. E quest’immigrazione di massa va finalmente fermata con fermezza e coraggio».