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Tosi: «Sì al registro
delle coppie di fatto»

Flavio Tosi (foto Marchiori)
Flavio Tosi (foto Marchiori)
Flavio Tosi (foto Marchiori)
Flavio Tosi (foto Marchiori)

Flavio Tosi, sindaco leghista, forse primo in Italia tra i colleghi del Carroccio, ha annunciato che Verona tra pochi giorni avrà un registro per le coppie di fatto, eterosessuali od omosessuali che siano. Tosi si appella a «una legge del 1989 che prevede questa possibilità, che a Verona sarà adesso attuata».
Il provvedimento consentirà, tra l’altro, di accedere alle informazioni sanitarie sul convivente, ma non sarà riconosciuto l’ingresso nelle graduatorie per le abitazioni popolari.

In altre occasioni, parlando delle coppie di fatto, l’esponente della Lega aveva detto che è un errore porre il tema in termini ideologici e che la questione riguarda migliaia di persone. Aveva quindi ricordato che non si trattava di parificare le coppie di fatto al matrimonio o alle famiglie tradizionali ma di riconoscere garanzie su aspetti patrimoniali, assistenziali e sanitari.

IL COMUNICATO DI PALAZZO BARBIERI. La Giunta comunale, riunitasi ieri pomeriggio, ha deciso di rilasciare, attraverso gli uffici dell’Anagrafe, un attestato per il riconoscimento delle famiglie anagrafiche unite da vincolo affettivo (così come definite dal Dpr 223 del 1989) caratterizzate da una convivenza stabile e duratura. Lo rende noto il sindaco Flavio Tosi, spiegando che «si tratta di un primo passo nel riconoscimento delle cosiddette coppie di fatto, date le mutate esigenze della società contemporanea e l’evidente discrasia tra realtà sociale e disciplina giuridica. Nel giro di qualche settimana, il Comune sarà in grado di rilasciare un attestato a tutte le coppie conviventi da almeno due anni per il riconoscimento di alcuni diritti, senza interferire con la vigente normativa in materia di anagrafe e di stato civile, con il diritto di famiglia e con altre leggi di tipo civilistico. Il documento, che sarà rilasciato dopo un anno di convivenza se uno dei due partner ha più di settanta anni o immediatamente nel caso di conviventi con figli in comune o di coppie che hanno già ottenuto un medesimo riconoscimento in un altro Comune permetterà ai conviventi di far valere i propri diritti, quale coppia, per ottenere informazioni sullo stato di salute del convivente, per l’assistenza in strutture sanitarie in caso di degenza o per l’accesso a documentazione presso le pubbliche amministrazioni. L’attestato inoltre permetterà di fruire di agevolazioni per i servizi rivolti a coppie, giovani, genitori e anziani, per lo sport e il tempo libero, e di aver accesso ai servizi sociali e ad attività di sostegno e aiuto nell’educazione. Nel nostro comune già oggi le coppie con figli, a prescindere dal fatto che siano o meno sposate, hanno pari diritti per l’accesso ai nidi, ai servizi per l’infanzia e per la richiesta di case popolari. Per quanto riguarda quest’ultimo punto, la normativa per l’assegnazione di alloggi popolari non verrà modificata per le coppie conviventi senza figli; sono così tante le richieste avanzate da famiglie con bambini che comunque le prime non entrerebbero in graduatoria».

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