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Tassista rimprovera giovane che gli rompe il naso e lo zigomo

È bastato che il tassista di 52 anni facesse presente al diciannovenne che non si appoggiano i cartoni sulle auto di sconosciuti per trovarsi bersaglio di una raffica di cazzotti e calci. Il bilancio dell’aggressione arriva dal referto medico che parla da solo: «Frattura dello zigomo e del setto nasale», «la perdita di coscienza immediata» e «l’incapacità di attendere alle ordinarie occupazioni per un periodo superiore di quaranta giorni». Ieri Haitem C., accusato di lesioni aggravate dai futili motivi, ha scelto di patteggiare la pena a due anni al termine dell’udienza preliminare davanti al gup Marzio Guidorizzi. Il giudice ha disposto anche la revoca della sospensione condizionale della pena di cui il diciannovenne, difeso da Emanuele Luppi ed Enrico Avolio, aveva beneficiato in un’altra sentenza, letta il 5 agosto 2018. Al giovane, residente nella Bassa, il gip ha concesso le attenuanti generiche alla luce della giovane età oltre che per il parziale risarcimento, pagato al tassista. È la notte tra l’11 e il 12 settembre dello scorso anno quando Haitem C. arriva in piazza Renato Simoni e parcheggia vicino ad un auto. Una volta sceso dall’auto, scarica alcuni cartoni e li appoggia sul taxi in sosta, all’ombra del grattacielo. Il tassista lo vede e lo rimprovera. Poi sposta quegli oggetti dalla sua auto. Subito dopo, la vittima ribadisce ancora una volta al diciannovenne che il suo comportamento non è stato rispettoso nei suoi confronti. Non lo avesse mai fatto: il giovanissimo è scattato come una molla e ha iniziato a pestarlo fino a fratturagli naso e zigomo. Poi si è allontanato, pensando di averla fatta franca. Gli inquirenti sono risaliti alla sua identità grazie alla testimonianza della vittima, al riconoscimento fotografico e ai tabulati del cellulare di Haitem.•. G.Ch.

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