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INIZIATIVA

Spritz tra opere d’arte e musica d’autore nei locali di Borgo Trento

Il pianista Luca Faldelli
Il pianista Luca Faldelli
Il pianista Luca Faldelli
Il pianista Luca Faldelli

Arte e musica colta entrano nei caffè di borgo Trento. Prima una mostra d’autore, quella del raffinato artista Marco Zapparelli, poi le interpretazioni del giovane ma già affermato pianista veronese Luca Faldelli.

 

A fare da apripista, il St. Paul Bar di via XXIV Maggio, che dopo il lungo periodo di lockdown, data anche la posizione non proprio centrale, ha pensato di riaccogliere gli avventori con una proposta che andasse un po’ oltre il semplice drink o la fugace colazione. E così, da quest’estate il locale ospita – ancora per qualche settimana – i disegni realizzati con matite acquerellabili del pittore veneziano di adozione scaligera Zapparelli, autore di caratteristiche nature morte, che più che morte sembrano davvero vive, ammantante come sono, guardando alle composizioni di Frutta, della luce e dei colori propri delle rispettive stagioni, dalle mele rosso lucido, ai grappoli d’uva color paglierino o violaceo pronti alla vendemmia. Soggetto in un certo senso «vivace», anche le Rose e i Papaveri, pastelli su carta aventi come singolare supporto i classici cartoncini da sottopiatto di ristorante. Quasi a dire che l’Arte è presente in ogni angolo della quotidianità.

 

Un’iniziativa apprezzata dagli abitanti del quartiere (anche non habituè del Caffè) che in questi giorni si è allargata agli interventi pianistici del maestro Faldelli, che con i suoi live di classica, ogni lunedì e martedì, all’ora dello Spritz, si cimenta nella non facile ma nobile sfida di avvicinare il «pubblico della strada» anche alla musica cosiddetta colta. «Nel repertorio classico abbiamo brani che si prestano benissimo a questa funzione a metà via fra l’intrattenimento e l’ascolto», spiega il vincitore del premio «Giovani artisti veronesi», classificatosi anche sul podio dell’XI Concorso Internazionale Pianistico «Città di Treviso»; «penso alle partiture scritte per le didattiche iniziali, semplici ma efficaci, e a musiche costruite su armonie convincenti. Che non sfocino nel virtuosismo ma destino comunque curiosità, come alcuni celebri adagi di Beethoven o romanze di Schumann». Un’occasione per mettere in relazione artisti e cittadini anche fuori dai consueti spazi di fruizione dell’arte.

Francesca Saglimbeni

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