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Aveva firmato l'inchiesta sulla casa del sindaco

Spazzatura sull'auto di un giornalista dell'Espresso, indagini e polemiche

La Questura di Verona
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L'auto di Andrea Tornago, collaboratore de l'Espresso, è stata vandalizzata a Verona quattro giorni fa, ricoperta di spazzatura nottetempo. Tornago, con il collega Paolo Biondani, ha firmato l'inchiesta sulla casa del sindaco Federico Sboarina, secondo i giornalisti comprata con uno «sconto» al termine di un'operazione definita da l'Espresso «controversa».

In passato Tornago aveva scritto anche degli abusi ai bambini del Provolo e dei presunti rapporti fra neofascismo e 'ndrangheta a Verona. Sulla vicenda occorsa al giornalista indaga la Digos della Questura di Verona.

L'Espresso in queste ore parla di un'azione mirata contro il suo giornalista, conseguenza dell'inchiesta su Sboarina. Il primo cittadino aveva replicato all'articolo del settimanale in consiglio comunale, definendola una «vicenda ignobile. Spazzatura politica» e aveva annunciato di voler chiedere i danni. (qui la replica integrale del sindaco Sboarina).

 

IL COMMENTO DEL SINDACO

«Ogni atto vandalico è sempre da condannare nei confronti di chiunque lo subisca e di chiunque ne sia l’autore. Per quanto riguarda le notizie di stampa, al momento non sembra risultare nulla che riconduca l’episodio all’attività professionale di chi lo ha denunciato», il commento in una nota da parte del sindaco di Verona Federico Sboarina.

 

LE REAZIONI

Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente della Camera esprime «Piena solidarietà ad Andrea Tornago». E commenta: «La libertà di stampa e di espressione sono valori fondamentali alla base della nostra stessa Costituzione che è necessario difendere. Ancora una volta è necessario ribadire l'importanza del lavoro di cronaca e d'inchiesta, che deve poter essere condotto senza alcuna minaccia o ritorsione. Episodi come questo non possono essere accettati»

Per Francesca Businarolo, deputata del Movimento Cinque Stelle, «è inaccettabile quanto accaduto. Non entro nel merito della vicenda: compito della stampa è dare notizie, che piacciano o meno. Fatto sta che il sindaco ha reagito in un modo poco consono alla carica che ricopre, parlando di "giornalismo spazzatura". Un commento ingiusto che ha contribuito a esacerbare il clima. A Tornago va la mia personale solidarietà e l’augurio di continuare a fare il suo lavoro al meglio al di là di ogni intimidazione». 

Per Federico Benini, capogruppo comunale del Pd, si tratta di «un gesto dal sapore chiaramente intimidatorio che non può non richiamare alla mente l’inconsulto attacco portato dal Sindaco ai danni di Tornago e Biondani qualche settimana fa in consiglio comunale. Il primo cittadino aveva definito “giornalismo spazzatura” il lavoro dei due reporter, senza peraltro riuscire a smentire nella sostanza la ricostruzione dei fatti. Si tratta di una coincidenza o è il risultato di una azione emulativa da parte di qualche squilibrato che ha voluto portare a compimento gli insulti del Sindaco? Sboarina rifletta: farebbe bene ad allontanare qualsiasi sospetto di essere l’ispiratore o il mandante morale di questo gesto. Lo condanni e si scusi per le parole irresponsabili pronunciate contro i giornalisti che fino a prova contraria hanno esercitato soltanto il diritto di cronaca». 

Interviene anche il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: «Siamo certi che Tornago non si farà intimidire da questi atti vigliacchi e continuerà con la sua attività. È l’ennesimo giornalista che viene minacciato nel nostro Paese, e su questa vicenda presenteremo un’interrogazione parlamentare al Viminale.»

 

 

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