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In corso Porta Borsari

Soccorre una donna
rapinata in centro
Passante picchiato

Il tratto di corso Porta Borsari dove sono iniziati la rapina e l’inseguimento
Il tratto di corso Porta Borsari dove sono iniziati la rapina e l’inseguimento
Il tratto di corso Porta Borsari dove sono iniziati la rapina e l’inseguimento
Il tratto di corso Porta Borsari dove sono iniziati la rapina e l’inseguimento

«Scusi signora, posso chiederle un’informazione?». Quello che è accaduto in seguito è stata questione di attimi: dopo averla spinta con violenza per cercare di farla cadere il giovane che era insieme alla ventenne che aveva distratto la vittima le ha strappato di mano l’iPhone. Questa la rapina avvenuta giovedì poco prima delle 19 in corso porta Borsari. Poi si sono susseguite un’aggressione e l’inseguimento del giovane fino oltre il ponte della Vittoria, in Borgo Trento. È riuscito a scappare ma tutto dovrebbe essere stato ripreso dalle telecamere.

«Stavo rispondendo a mia figlia che studia a Milano e mi aveva mandato le foto degli addobbi natalizi quando verso la fine di vicolo corticella San Marco una ragazza dalla faccia pulita e ben vestita mi ha fermato chiedendomi una informazione», racconta la vittima ancora scossa. «Poteva avere l’età della mia figliola, le ho risposto, certo. Era carina, capelli lunghi e con modi gentili».

Con lei c’era un giovane, alto almeno un metro e 80. «Erano una di quelle coppie che si vedono ovunque». Solo che è bastato quel «Certo cara, dimmi» per trasformare lui in una furia: l’ha spinta con violenza cercando di farla cadere ma la signora è riuscita a restare in equilibrio e ha avuto la prontezza di tenere stretta la borsa che portava appesa al braccio. La ragazza si è defilata in corso porta Borsari, lui invece ha iniziato a correre verso il Campidoglio.

«Non so dove ho trovato la forza ma ho urlato, ho chiesto aiuto». Poi ha cercato di rincorrerlo. L’urlo era stato sentito e un signore che era in enoteca da Oreste è uscito nel vicolo, si è trovato il ragazzo davanti e lo ha bloccato ma il rapinatore lo ha colpito con un pugno e con tale forza da gettarlo a terra.

Il giovane è quindi tornato sul corso, uno dei camerieri del bar Bugiardo che aveva sentito le grida di aiuto ha iniziato a rincorrerlo. Una passante ha chiamato la polizia, il cinquantenne che era intervenuto in aiuto della vittima aveva la mano insanguinata, cadendo si era ferito seriamente. E sul posto è arrivata una pattuglia delle Volanti che ha raccolto le prime deposizioni.

«Penso che volessero prendermi la borsa, istintivamente ho urlato. Mi dispiace tanto per il signore che si è fatto male, aveva la mano distrutta. Non mi era mai successo, ho ancora davanti agli occhi entrambi ma soprattutto lo sguardo di lui, diventato all’improvviso spietato». E il giorno dopo è andata in Questura per formalizzare la denuncia.F.M.

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