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OGGI FORUM SU TELEARENA

Verona «maglia nera» del Veneto per il numero di incidenti e morti sull'asfalto

La scena di un incidente stradale con un’auto rovesciata
La scena di un incidente stradale con un’auto rovesciata
La scena di un incidente stradale con un’auto rovesciata
La scena di un incidente stradale con un’auto rovesciata

È Verona la provincia del Veneto con il più alto numero di incidenti e di morti sull'asfalto nel 2020. Lo rivela il focus Incidenti stradali, elaborato dall'Istat e pubblicato proprio ieri, alla vigilia del Forum sulla sicurezza stradale, organizzato dal Gruppo A4 Holding e promosso dal Gruppo editoriale Athesis, in collaborazione con Vetrocar. Il Forum, in programma questa mattina dalle 10 alle 12,15 negli studi di Telearena, vedrà confrontarsi rappresentanti di aziende, istituzioni, associazioni e testimonial, che porteranno la propria esperienza in tema di sicurezza stradale per capire come gestire al meglio una mobilità in continua e rapida evoluzione. L'evento sarà trasmesso tramite i siti e le pagine Facebook del gruppo Athesis (L'Arena, Il Giornale di Vicenza e Bresciaoggi), sul sito e sui social di A4 Holding e di Ansa.it, oltre che in differita su Telearena.

 

Molti i temi al centro del dibattito, a partire dai numeri degli incidenti stradali che, dopo il vertiginoso calo del 2020 legato al lockdown per l'emergenza sanitaria, sono tornati ad aumentare. Si parlerà degli stili di guida scorretti, tra cui l'utilizzo di smartphone e computer mentre si è al volante, della recente riforma del Codice della strada, entrata in vigore lo scorso 10 novembre, e degli interventi messi in campo dalle Regioni per far fronte a questo fenomeno. Ma soprattutto ci si confronterà sull'obiettivo «zero morti in strada entro il 2050», promosso dall'Unione Europea, che anche l'Italia punta a raggiungere. Ma quali sono i dati degli incidenti riportati dal rapporto Istat? Nel 2020 in Veneto si sono verificati 9.839 incidenti, in calo del 29 per cento rispetto al 2019, che hanno causato 229 morti (-31,8 per cento rispetto all'anno precedente) e 12.919 feriti (-31,4 per cento).

 

Verona si aggiudica la maglia nera con 2.057 incidenti, 46 morti e 2.635 feriti, numeri in forte calo rispetto al 2019 quando gli incidenti erano stati 3.069, i morti 70 e i feriti 4.010. Un trend determinato, anche in questo caso, dall'emergenza sanitaria, che ha limitato considerevolmente il numero di auto circolanti su strada. Al secondo posto, si piazza Padova (con 2.020 incidenti, 41 morti e 2.651 feriti) e al terzo Vicenza (1.660 incidenti, 37 morti e 2.114 feriti). Un fenomeno, quello delle morti sull'asfalto, che ha anche un enorme costo sociale. Si stima, infatti, che gli oneri economici che gravano sulla società a seguito di incidenti ammontino nel 2020 a 11,6 miliardi di euro per l'intera Italia e a quasi un miliardo di euro per il Veneto (che incide per l'8,6% sul totale nazionale).

 

Le strade più pericolose, a livello regionale, si confermano quelle urbane, dov'è avvenuto il 69,9 per cento degli incidenti (6.882 per la precisione), con 111 morti (48,5 per cento del totale) e 8.657 feriti (67 per cento). La maggior parte degli scontri è avvenuta lungo un rettilineo, sia sulle strade urbane (45 per cento), sia su quelle extraurbane (53,5 per cento). In città i punti più pericolosi sono le intersezioni (22,2 per cento degli incidenti), gli incroci (15,2 per cento) e le curve (8,4 per cento).

 

Il tasso di mortalità è più alto per i giovani tra i 15-29 anni (5,1 per 100mila abitanti) e per gli over 65 anni (7,3 per 100mila abitanti). I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 77,3 per cento delle vittime e il 75,8 per cento dei feriti, i passeggeri il 10,9 per cento dei morti e il 17,9 per cento dei feriti, mentre i pedoni l’11,8 per cento dei deceduti e il 6,3 per cento dei feriti.

Manuela Trevisani

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